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AFRAGOLA. Caso Appalti “Mani Pulite”. La politica resta muta e inconsapevole ma chi ha permesso tutto questo?

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AFRAGOLA – La vicenda degli appalti “Mani Pulite” finisce di avvolgersi da un velo di mistero con il silenzio “assordante” del sindaco Grillo, del resto dell’Amministrazione e della maggioranza. Lo stesso silenzio che a gente con la sete di verità fa emergere tanti dubbi e scoprire tante coincidenze.

Unico dato certo finora è l’imbarazzo totale della politica che governa la città, visto che qualsiasi potranno essere le proprie dichiarazioni, saranno tutte rivolte contro di essa. Infatti, per come si sono messe le cose, la politica non può non sapere e se a tutto questo aggiungiamo il fatto che l’unico che ha potuto prestare il fianco alla vicenda è il solo Antonio Caiazzo che al di là delle tante e fumose prese di distanza, non fa altro che finire di alimentare dubbi nella popolazione, al punto tale che la sua diretta Facebook effettuata lunedì scorso, sortisce l’effetto contrario e la gente comincia proprio a farsi domande sul Consigliere azzurro.

Che l’intera Amministrazione difettasse in Comunicazione non lo scopriamo oggi, d’altronde questo è l’effetto di quando un sindaco preferisce assumere gregari e non professionisti nel proprio staff. Ma torniamo ai dubbi della diretta.

Il primo collegamento e quindi la prima coincidenza che salta subito agli occhi è proprio quella che già abbiamo sottoposto ai nostri lettori, ossia che Angelo Capone l’attuale Presidente del Nucleo di Valutazione di Afragola, il Nucleo più costoso d’Italia, è anche il commercialista che detiene i registri contabili di una delle ditte di editoria che ha fornito il Comune di Afragola di materiale igienco-sanitario.

Altra coincidenza è che Angelo Capone è una persona molto vicina al Consigliere Caiazzo, tanto è vero che al momento delle aperture delle buste del bando per il Nucleo di Valutazione, le qualità dell’attuale Presidente furono proprio indicate ed avallate dal Consigliere metropolitano.

Ma le coincidenze non terminano qui! È notizia di martedì scorsa quella nella quale si è scoperti che in almeno una delle forniture di materiale igienico-sanitarie fatte al Comune di Afragola da chi per sublimazione passa con molta facilità dallo stato di giornalista, a quello di imprenditore sanitario per finire nei panni di Pubblico Ministero in men che non si dica, il liquido igienizzante per le mani è risultato non conforme e prodotto da una ditta di Sant’Antimo sequestrata dalla Guardia di Finanza il 24 Marzo scorso, e che da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, risulta essere di proprietà o fondata dall’ex marito della zia di un noto Consigliere Regionale molto vicino al consigliere forzista Antonio Caiazzo.

Siamo sicuri che tutte quelle elencate siano solo delle coincidenze, ma prese singolarmente, rappresentano delle verità incontrovertibili che non fanno altro che stendere ancor di più un velo di mistero su questa faccenda e se è vero che tre coincidenze formano un indizio, a maggior ragione, ora più che mai, il sindaco e i gruppi politici di maggioranza hanno l’obbligo di indagare laddove realmente fossero all’oscuro di tutto e rendere edotta la città. Non a caso sono stati delegati apposta.

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