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Coronavirus, De Luca: “Picco in Campania alla fine della prima settimana di Aprile”

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Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in diretta su Facebook, ha parlato dell’emergenza Coronavirus:

Questa vicenda è come una guerra e come accade in guerra emerge tutto il positivo e tutto il negativo della natura umana. C’è chi immagina di speculare, chi vuole sfruttare l’emergenza creando un mercato di farmaci. C’è stato addirittura un assalto alle forniture: una settimana fa è stata bloccata alla frontiera tra Ungheria e Ucraina. Ci sono faccendieri, c’è gente che promette miracoli.

Noi tutti teniamo alla libertà, ma la prima libertà che va garantita è quella di vivere. E quindi le misure, anche severe, sono prese per garantire questa libertà. Bisogna limitare la libertà di circolazione per contenere il contagio. Ma grazie a Dio c’è senso civico incredibile, solidarietà e volontariato incredibile a cominciare dal personale sanitario a cui dobbiamo gratitudine per anni.

Dobbiamo tenere i nervi saldi. Il problema è drammatico, sarà risolto quando saremo arrivati alla conclusioni. Il Governo fa un lavoro importante ma noi abbiamo preso misure in Regione più rigorose. Sarebbe stato utile prenderle, da subito, in tutta Italia.

So che la vita è diventata pesante. Siamo tutti un po’ sballottati, le scadenze si sono modificate. Adesso a scandire i tempi ci sono solo pranzo e cena. Mi pare che vada sostituendosi un senso di assuefazione alla paura. Può subentrare sfiducia. Ma bisogna stringere i denti. La battaglia non si vincerà a brevissimo tempo ma sarà vinta. E sarà vinta se tutti ora stringiamo i denti. Abbiamo giornate pesanti, a volte nottate pesanti. Ma ce la faremo.

Ieri ci sono stati 145 contagi nuovi. In totale abbiamo 1454 contagiati complessivi. In terapia intensiva abbiamo 101 ricoverati, 448 in isolamento domiciliare. Fino alle 11 di ieri sera i contagiati erano 80, verso mezzanotte sono arrivati i dati dei tamponi della casa per anziani a Sant’Anastasia: 52 persone anziane con il Coronavirus.

Qui studiamo un algoritmo e lo aggiorniamo ogni 2 giorni. Ieri avevamo previsto la soglia di 1426 ricoveri contagi: senza il caso degli anziani saremmo stati 30 unità sotto. Per domenica prevediamo 1721 contagi, 223 ricoveri in terapia intensiva, 493 ricoveri. Noi siamo concentrati su questi numeri. Lavoriamo su questi numeri.

E secondo le previsioni il picco ci sarà alla fine della prima settimana di aprile. Bisogna essere pronti per quei giorni: avremo più di 3000 contagi.

Garantisco che ce la facciamo, al netto delle forniture che devono arrivare. Dovremmo raggiungere il 3/5 aprile con un incremento di 80 100 contagi costante e dopo una settimana comincia curva discendente. Saremo pronti da qui a 10 giorni.

Abbiamo fatto già un miracolo. Ottocento infermieri assunti, 419 in questi giorni, 188 oss, 104 medici, 160 specializzandi. Uno sforzo gigantesco.

Qualche giorno fa ho lanciato un appello forte al problema delle forniture che non arrivano. Ho parlato in maniera forte. Ci sono momenti nei quali bisogna alzare la voce. Ci sentiamo pienamente solidali con il lavoro del Governo e della Protezione Civile ma abbiamo il dovere di dire la verità quando i problemi emergono e parlare chiaro in tempo utile. Ci sono due emergenze, la prima è la Lombardia, è evidente. Chiunque si senta estraneo non può dirsi italiano. Ma c’è una seconda emergenza, di livello inferiore ovviamente. Ed è evitare che l’epidemia esploda nel Sud. Perché se esplode qui non possiamo aiutare nessuno, neanche la Lombardia.

Il problema è infernale per le forniture. A me basta che mi si dicano cose chiare. Se non ce la si fa a garantire una fornitura bisogna saperlo in tempo.

Lunedì notte mancavano le mascherine da destinare agli operatori del 118. Siccome queste forniture non arrivavano abbiamo alzato la voce. Ieri è arrivata un’altra fornitura, 71000 maschirine e per la prima volta anche una fornitura di tute e visiere. Ringrazio ovviamente ma mi auguro che sia solo l’inizio. Dalla Protezione Civile ci hanno detto che avevano mandato 700mila mascherine. Sono queste, ci vuole fantasia per definirle mascherine. Se ve le mettete, avete la faccia di Bunny il coniglietto. Hanno una grande efficacia per pulire gli occhiali.

Ci sono arrivati 7 ventilatori, 16 dovrebbero arrivare lunedì. Mi erano stati garantiti 225 ventilatori. Dovrebbero arrivare forniture ogni 3 giorni se vogliamo reggere. Stiamo per arrivare a 200 posti di terapia intensiva. Ci siamo preoccupati dieci giorni fa per gara per un ospedale prefabbricato da 120 posti. Non ne parlo finché non completano i lavori. Stiamo lavorando per la previsione di 350 posti di terapia intensiva, cioè il doppio di quelli di cui disponevamo inizialmente. Avremo anche una valvola di sfogo dalle strutture private.

Sono emerse varie sette para-religiose, la Chiesa del Tempio del Sole, la Setta del Godimento Perpetuo – che mi pare poco realistico. Varia umanità, interessata sempre a fare adunate per parlare con il Signore o con Satana, senza chiedersi se il Signore ha voglia di ascoltare.

A quelli che fanno i critici di professione. Lo so che ci sono cose che non vanno. Ma dovete essere con noi e aiutarci. Il secondo nemico, dopo il Virus, sono i portaseccia. Si dicon portaseccia soggetti dotati di poteri oscuri ereditati dalla famiglia. Gente che sta male se le cose vanno bene. Vi ho spiegato perché ho alzato i toni. L’unico collasso è nel vostro cervello. Abbiamo sollevato con forza il problema delle forniture per governare il problema.

Un mese fa avevamo solo il laboratorio del Cotugno. Questo laboratorio era certificato ISS. Siccome si accumulavano ritardi abbiamo aperto altri laboratori. In due settimane abbiamo aperto 10 laboratori. Ora devono lavorare su 2000 tamponi al giorno.

Parliamoci con chiarezza: il problema lo risolve lo stare a casa. A breve daremo risposte a tutti. Acquistato un milione di kit rapidi, da lunedì ci saranno. Serviranno da tutela per personale infermieristico.

Rimaniamo concentrati sugli obiettivi. C’è un problema di tenuta di medici e infermieri, fanno un turno massacrante. Dobbiamo gestiere le forze. Siamo chiamati a stringere i denti. Credo che andrà bene, a condizione che tutti facciano la propria parte. Possiamo avere fiducia, nessuna angoscia. Abbiate fiducia

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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