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Coronavirus, Vox Italia illustra le misure economiche emergenziali da mettere in campo

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Il partito politico Vox Italia, nella figura dell’avv. Marco Mori, esponente del direttivo Vox Italia, ILLUSTRA LE MISURE ECONOMICHE EMERGENZIALI CHE IL GOVERNO È TENUTO A METTERE IN CAMPO, MISURE CHE TUTTI I CITTADINI DEVONO PRETENDERE DAL GOVERNO:

1) Helicopter Money: accredito di un’ingente somma (si pensa a 10.000 euro) una tantum erogata ad ogni maggiorenne italiano (inclusi gli stranieri “regolarmente” residenti in Italia), senza distinzione reddituale o professionale. La Banca Centrale può creare dal nulla questi soldi che possono essere accreditati ai cittadini sui loro conti correnti. L’importo complessivo sarà meno di 500 miliardi, una somma di poco conto se pensiamo che negli ultimi anni la Banca Centrale Europea ha creato dal nulla circa 3000 miliardi di euro per salvare e finanziare le banche. La somma “una tantum” di cui sopra andrà a sostituirsi al pagamento di tutti gli stipendi pubblici e privati che saranno quindi sospesi per tre mesi. Inoltre, i licenziamenti saranno vietati. A fine periodo, in caso di proroga dell’emergenza la misura sarà reiterata per altri tre mesi. I versamenti non corrisposti saranno ritenuti effettuati ai fini del conseguimento dei trattamenti previdenziali;

 2) Sospensione di mutui e finanziamenti di ogni genere e specie. Le banche commerciali saranno sostenute per il danno subito direttamente dalla Banca Centrale Europea senza limite di spesa e fino a fine emergenza;

 3) Cancellazione per il 2020 di tutte le imposte dirette ed indirette di qualsiasi genere specie, sia locali che nazionali. Quindi, zero tasse per tutto l’anno 2020;

4) Cancellazione obblighi contributivi per l’anno 2020 anche per le professioni a gestione separata dall’INPS;

5) Pagamento diretto da parte della Banca Centrale dei canoni di locazione abitativi e commerciali regolarmente registrati fino a fine emergenza. Quindi, vanno sospesi tutti gli affitti che saranno pagati dalla Banca Centrale accreditando i soldi sui conti correnti dei titolari che le saranno indicati;

6) Risarcimento dei maggiori danni subiti da attività commerciali e professionali, risarcimenti da valutarsi a fine emergenza e sempre attraverso la creazione di denaro da parte della Banca Centrale (denaro che – lo ricordiamo – si può creare dal nulla).

Se l’Unione Europea e la Banca Centrale rifiutassero di sostenere con moneta creata dal nulla le misure indicate bisogna avviare quanto prima un percorso di fuoriuscita dalla gabbia dell’Unione Europea, e le stesse misure dovremmo farle in lire.

Dovremmo iniziare a preparare il nostro sistema di pagamenti che oggi non abbiamo perché i bonifici avvengono nel circuito del SEBC e dovremmo iniziare a stampare lire.

VOX ITALIA non chiede l’elemosina ma chiede il massimo per sostenere il popolo italiano.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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