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SANT’ANTIMO. Scioglimento del Consiglio Comunale, l’ex Sindaco Russo: “Le cose nuove le fa la gente nuova”

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Il Consiglio dei Ministri ha sciolto il Consiglio Comunale di Sant’Antimoa seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali“.

L’ex Sindaco Aurelio Russo, intervenuto sulla vicenda, ha commentato:

ALLA FINE, LO SCIOGLIMENTO… 

Non era certamente inaspettato il provvedimento che ieri il Consiglio dei Ministri ha adottato, con lo scioglimento del comune di Sant’Antimo per infiltrazione.

Troppo clamorosi erano stati gli eco degli arresti dei cinque carabinieri della locale stazione e soprattutto del coinvolgimento di un ex Presidente del Consiglio Comunale, ancora consigliere, nelle indagini sulla commistione tra camorra, politica locale e forze dell’ordine.

Ma non solo.

Credo che alla base del Decreto ci sia una storia antica, fatta da decenni di attenzioni particolari della criminalità organizzata intorno alla macchina comunale, che resta la maggiore azienda locale per fatturato.

Certo, nei miei trenta e passa anni di attività politica a Sant’Antimo, non posso ritenermi estraneo alle responsabilità: QUANTO MENO NON SONO RIUSCITO A CAMBIARE IL SISTEMA, come era nelle mie intenzioni e nelle aspettative della popolazione.

Chi come me, dal 1983, è stato eletto tre volte Sindaco (anche se i tre mandati, sommati insieme, non raggiungono la metà di una consiliatura…! a dimostrazione delle difficoltà nelle quali mi sono mosso) e per tante altre ha avuto ruoli nell’amministrazione della città, non può sottrarsi alle CRITICHE ONESTE di chi pretendeva altri risultati.

Chiedo scusa se ho deluso qualcuno, ma per questo è FONDAMENTALE leggere la RELAZIONE CHE ACCOMPAGNA LO SCIOGLIMENTO e che verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, con il D.P.R. del Capo dello Stato.

Da quella CAPIREMO se il Governo è intervenuto per fare PIAZZA PULITA dei ladri, degli approfittatori, dei collusi e dei corrotti (i quali per dieci anni non potranno nemmeno più avvicinarsi al Comune) o se, come nel 1991, tutti quelli citati come fiancheggiatori della criminalità organizzata avranno di nuovo una folgorante carriera nelle istituzioni della Repubblica Italiana.

In quest’ultimo caso, prepariamoci ad un altro fallimento.

LE COSE NUOVE, LE FA LA GENTE NUOVA“.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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