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Coronavirus, De Luca: “Il problema è serio! Evitate contatti sociali”

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Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha parlato dell’emergenza legata al Coronavirus, facendo un appello ai cittadini:

Credo sia doveroso fare un appello ai cittadini in relazione al problema Coronavirus. È arrivato il momento di fare chiarezza. Siamo di fronte ad un problema serio. Ho la sensazione che non tutti abbiano capito questa verità elementare. 

Siamo di fronte ad un problema serio che richiede comportamenti responsabili e che richiede un cambiamento radicale delle abitudini di vita. 

Dobbiamo evitare al massimo i contatti sociali, rimanendo a casa. Quando si va a fare la spesa, bisogna andarci da soli in supermercato o centro commerciale.

Molti cittadini non hanno capito che bisogna evitare i luoghi dove ci sono assembramenti. 

Ho fatto un’ordinanza di chiusura delle discoteche. Ma apprendo che i bar e i pub dei centri storici accolgono centinaia di ragazzi senza rispettare la distanza di un metro tra un ragazzo e l’altro. E’ un comportamento non accettabile. Alcuni cittadini hanno comportamenti assolutamente disinvolti. 

Abbiamo trovato un cittadino, che adesso è ricoverato al Cotugno e che il giorno 21 febbraio è andato al Teatro Posillipo ad una festa, dove c’erano 200 persone, il 22 in un ristorante di via Cilea, il 26 in una pizzeria, il 29 ha iniziato a stare male e ora è intubato al Cotugno. C’è bisogno di ripetere ancora che bisogna limitare la partecipazione a queste feste, bisogna eliminare queste feste.

Mi permetto di fare un appello ai nostri concittadini, perché capiscano che la situazione è seria. Abbiamo il dovere di evitare la diffusione del contagio. Ma questo obiettivo lo raggiungiamo se siamo tutti responsabili. Altrimenti la situazione diventa davvero pesante.

Vi invito ad avere comportamenti responsabili, a darci una mano per affrontare, con ragionevolezza e serietà, un problema grave. Senza l’aiuto di ogni cittadino diventerà difficile contrastare la diffusione del contagio“.

https://www.facebook.com/RegCampania/videos/194470265156531/

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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