AFRAGOLA – Ore frenetiche per il Sindaco Claudio Grillo quelle che precedono la scadenza dei venti giorni utili per ritirare o rendere effettive le dimissioni.
Tutto è cominciato Lunedì sera con una cena fatta insieme a Consiglieri, assessori e responsabili di partito. Già in questa sede la Lega, nella persona di Mauro Di Palo, aveva comunicato la sua posizione per una sana e duratura permanenza di questo governo all’indomani di un ipotetico ritiro delle dimissioni.
Azzeramento della Giunta e deleghe da affidare a professionisti dei vari settori, queste le volontà del partito del carroccio. Non una cosa proprio semplice per il primo cittadino, visto che il problema di genesi di quest’amministrazione è stato proprio il dogma della giunta formata per lo più da Consiglieri eletti dimissionari. Ma è evidente che la richiesta della Lega è stata improntata per alzare un fronte che dovrà portare poi alla rottura totale.
Infatti da più parti giungono voci di un ex senatore arrabbiatissimo nei confronti del primo cittadino e che abbia già comunicato ai suoi la sua volontà di porre fine a questo mandato.
Ovviamente non sono della stessa idea il resto dei Consiglieri che ieri e anche oggi pomeriggio hanno presidiato varie riunioni tenutesi a casa Grillo. Nella riunione di ieri pomeriggio, infatti il Sindaco ha redatto un documento con quelle che potevano essere le linee guida che mettessero d’accordo un po’ tutti dopo il suo rientro, ossia, il sacrificio immediato di Antonella Iovino, visto che quest’ultima era delegata in rappresentanza del primo cittadino stesso, mettere al suo posto un luminare della contabilità, vista la contingenza immediata di dover redigere uno dei bilanci più difficili dell’era afragolese e rimandare l’azzeramento della giunta a dopo le elezioni regionali.
A tale documento fino a oggi pomeriggio mancavano proprio le firme dei consiglieri della Lega che continuava a rimarcare la propria richiesta del passaggio a giunta tecnica.
Solo da alcuni minuti si è potuto risolvere la questione che possa far esaudire la voglia di tornare del sindaco Grillo. Infatti la firma sotto quel documento di Benito Zanfardino, la dodicesima, arrivata nel tardi pomeriggio, spacca la Lega in due. Da un lato troviamo le posizioni del capogruppo della Lega e dell’Assessore Giacco e dall’altro lato quella dei consiglieri Francesco Fusco e Maria Carmina Sepe in linea con quanto richiesto dal coordinatore Mauro Di Palo e dettato dall’ex Senatore Enzo Nespoli nella riunione di partito che ha preceduto la cena di Lunedì.
Ora c’è solo da stabilire qual è la parte sana della Lega: quella rimasta fedele al primo cittadino e che firma il documento per proseguire l’esperienza di governo o quella che rimane fedele all’ex senatore Enzo Nespoli molto ridimensionato, anche alla luce della seconda condanna per bancarotta fraudolenta e riciclaggio?
Qui il sindaco con un coupe de theatre potrebbe uscire vincitore alla grande! Se fino a ieri il ritiro delle sue dimissioni potevano sembrare una barzelletta, oggi il primo cittadino può avere l’occasione di ritirare le dimissioni dimostrando che è stato in grado di mettere all’angolo chi durante questi venti mesi di consiliatura ha fatto enormi pressioni e permesso che la città restasse ferma al palo.
Infatti al primo cittadino, incassata l’adesione di una parte della Lega, non serviranno più gli appoggi dei fedelissimi di Enzo Nespoli e potrà proseguire l’esperienza secondo i propri piani e farsi votare il bilancio in tutta tranquillità.
Ovviamente non biasimiamo chi cerca di trovare smentite a quanto da noi scritto con una semplice telefonata al sindaco. Il primo cittadino sta attraversando momenti delicati e non può rilasciare dichiarazioni che potrebbero minare il prosieguo dei lavori.
Fare il mestiere di giornalista è una cosa seria e certamente non lo si può improvvisare allo stesso modo con cui ci si improvvisa un giorno ingegnere tecnico dell’abusivismo e il giorno dopo epidemiologo e immunologo. Vi terremo aggiornati.