Da qualche giorno in città tiene banco la nascita del partito di Renzi. O meglio il dibattito che ne è scaturito in seguito all’adesione di alcuni consiglieri comunali. Passiamo ai fatti. In questi giorni hanno aderito, attraverso una serie di documenti protocollati, ad IV Enzo Ruggiero, Lilly Bencivenga e Luigi Lupoli. I primi 2 sono consiglieri vicini alla deputata Michela Rostan e che attualmente sostengono l’esecutivo guidato dal sindaco Marco Antonio Del Prete. Addirittura Ruggiero è stato indicato nell’assemblea nazionale lo scorso fine settimana. Il terzo è un esponente della minoranza consiliare. Fate attenzione. Bencivenga e Ruggiero in maggioranza e Lupoli all’opposizione. Sicuramente parliamo di scelte politiche di rilievo nel pieno rispetto, almeno per ora, del loro mandato elettorale. Ma c’è un perché. Con l’entrata nelle fila renziane Ruggiero e Bencivenga rafforzano la loro azione politica nel campo del centrosinistra. In piena continuità. Facevano parte di una lista civica (I Democratici) che ha sostenuto (e sostiene tuttora) un sindaco Pd.
A rincarare la dose ci pensa il governo nazionale. Italia Viva governa col partito di Zingaretti anche a Roma. Quindi niente di più, niente di meno. Ciò che non torna è la scelta compiuta da Lupoli a 3 mesi dalle elezioni amministrative. Il dubbio è più che legittimo. Soprattutto se si passa dalla Lega ad Italia Viva. Dal centrodestra al centrosinistra. Da Salvini a Renzi in un batter d’occhio. Un vero e proprio cambio di casacca. Ma non è tutto. La verità come sempre sta nel mezzo. Ruggiero è stato “nominato” nell’assemblea renziana lo scorso 22 febbraio. In altre parole prima di chiunque altro. Lupoli aderisce ufficialmente ad Italia Viva, attraverso un documento ufficiale, il 24 febbraio scorso peraltro in qualità di capogruppo. Pur restando all’opposizione e soltanto dopo l’adesione di Ruggiero. L’altro ieri (26 febbraio) Ruggiero costituisce, con una nota ufficiale, il gruppo consiliare di Italia Viva insieme a Lilly Bencivenga. Ieri 27 febbraio Lupoli invia un nuovo documento al Presidente del Consiglio Comunale ed ai Capigruppo Consiliari rimarcando, nei fatti, il ruolo di consigliere di opposizione (oltre che di capogruppo). Nella nota Lupoli “comunica l’intenzione per le prossime Elezioni Amministrative di essere parte attiva alla costruzione di una valida alternativa politica”.
Tutto fin troppo chiaro. Italia Viva in città è rappresentata da Ruggiero e Bencivenga con tanto di investitura di Michela Rostan, deputata ex LeU transitata da poco nelle truppe renziane. Dinanzi al quadro appena descritto emerge la volontà dell’ex leghista di “accaparrarsi” il simbolo dell’ex premier. Pure perché se Italia Viva è collocata nell’attuale coalizione di governo, che ci fa Lupoli all’opposizione? Perché lavora all’alternativa se Italia Viva è in maggioranza? Mistero della fede. L’altro dato da non sottovalutare riguarda il suo passato (recente) politico. I vertici napoletani e romani sanno che Lupoli (e sottolineiamo legittimamente) è stato un militante attivo nel partito di Salvini fino a poco tempo fa? Ed ancora. A Frattamaggiore alle ultime Politiche Rostan è stata sostenuta dall’ex Presidente del civico consesso, Luigi Grimaldi, dal consigliere di opposizione, Dario Chiariello e da un altro esponente delle minoranze, Teore Grimaldi. Inutile girarci intorno. Tanti indizi fanno una grande prova. Italia Viva, salvo miracoli dell’ultim’ora, è tutta da un’altra parte. Su un versante diametralmente opposto rispetto alle volontà di Lupoli. In parole povere la sua adesione a Italia Viva rappresenta una posizione di minoranza rispetto alla naturale collocazione del partito. Una battaglia a colpi di posizioni che non esclude clamorose novità nelle prossime ore. Ai posteri l’ardua sentenza.