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Attualità

Coronavirus, De Luca: “In Campania non ci sono emergenze e contagiati. Andiamo avanti con grande tranquillità”

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Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, in una conferenza stampa presso la “Sala De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia, a conclusione della riunione operativa convocata dal presidente della Regione Campania sull’emergenza Coronavirus, ha parlato degli ultimi aggiornamenti:

Abbiamo avuto una riunione ampia e approfondita alla presenza di direttori generali delle Asl, Protezione Civile e personale della scuola e del trasporto. Abbiamo valutato la situazione e le iniziative da prendere in questo momento in Campania.

La Campania è una Regione con nessun contagiato di coronavirus. Il decreto legge approvato a livello nazionale differenzia responsabilità, poteri e competenze tra regioni con casi conclamati di contagio, regioni contigue e regioni nelle quali non ci sono casi accertati di coronavirus. Lavoriamo in stretto contatto con il Ministero della Saluta e con il Governo. Stamattina abbiamo avuto due scambi di notizie con il Ministro Speranza. Il lavoro va avanti con grande spirito di collaborazione e con grande tranquillità.

Una prima rassicurazione al sistema informativo. Abbiamo avuto un report, con notizie internet di queste 24 ore. Abbiamo il 90% di fake news, per non parlare dei social. Chiediamo a tutti di avere una posizione di responsabilità e di fare capo alle informazioni che provengono dai Ministeri interessati e dalla Regione.

La seconda rassicurazione è quella di non ingolfare il numero verde attivato per le informazioni. Ieri in nottata abbiamo avuto centinaia di interventi sul numero verde, attivo 24 ore su 24. Vogliamo rivolgere questa informazione ai cittadini. In caso di sospetto bisogna rivolgersi, non al numero verde, ma al 118 o ai medici di medicina generale. Il numero verde è un numero informativo e di chiarimenti, di dialogo con i cittadini. Chi dovesse avere sintomi preoccupanti deve fare capo al 118 o ai medici di medicina generale.

Abbiamo deciso di inserire in una direttiva, come indicazione principale da dare ai cittadini, di non affollare i pronti soccorsi con più di un familiare. Se possono evitare di andare a visitarli è anche meglio. I pazienti saranno accuditi e curati con grande amore. In ogni caso evitare di andare a fare visita con più parenti per evitare di moltiplicare i problemi.

Abbiamo affrontato problemi, di cui si era parlato nei giorni scorsi, tra cui ordinanze sindacali che prevedevano la chiusura delle scuole. Daremo indicazioni ai sindaci, naturalmente sono linee guida, non obblighi, non abbiamo questo potere, di non procedere ad atti unilaterali, ma a comunicare immediatamente le situazioni o i casi che ritengono di sospetto. È capitato in queste 24 ore che dalla Lombardia arrivasse una famiglia o uno studente, ma siccome gli scambi con Lombardia, Veneto e l’Emilia sono continui, prima di procedere ad attiministrativi segnalare alla Regione i casi preoccupanti. Noi, con il Cotugno, siamo in grado di inviare al Cotugno i tamponi e avere i risultati entro due ore. Le decisioni vanno prese dopo i risultati, non prima, per evitare di creare allarmismi e preoccupazioni.

Abbiamo affrontato un altro problema, quello del trasporto pubblico. L’indicazione che viene dal Ministero è di non procedere a dotare di mascherine in maniera immotivata perché dovremmo dotare di mascherine e disinfettanti tutta Italia, compresi i presenti. Noi dobbiamo tutelare il personale medico, che è in condizione di frontiera. Naturalmente le precauzioni vanno prese per il personale dei pronti soccorsi e tutti coloro che effettuano le verifiche, perché ci sono anche reparti non toccati dal virus. Dunque nessun problema per quanto riguarda il trasporto, andiamo avanti con grande tranquillità. 

Domani abbiamo un incontro di calcio, che vedrà una concentrazione di migliaia di persone allo Stadio San Paolo. L’orientamento nazionale è di far svolgere tranquillamente la sfida di Champions League tra Napoli e Barcellona. Anche ieri ci sono state gare di diversi sport senza problemi, eventi di massa, qui la vita continua con le precauzioni che tutti dovremmo avere circa l’igiene personale.

Abbiamo affrontato la parte strettamente sanitaria. Abbiamo fatto una verifica per essere pronti ad emergenze. Il fatto di non avere contagiati non può spingerci a posizioni di sottovalutazioni. Oggi bisogna essere tranquilli, ma a conferma dell’esigenza di non cadere in forme di psicosi stiamo preparando le nostre strutture a casi di contagi, per essere pronti a tutto. 

Abbiamo deciso di avere nelle strutture sanitarie, nei pronti soccorsi dei percorsi particolari e separati per pazienti che devono essere visitati e verificati. Avremo percorsi separati anche per pazienti nei reparti di malattie infettive. I pronti soccorsi sono in condizione di aprire locali e di attivare strutture separate dagli ingressi dove fare il lavoro di triage. Questo per cercare di evitare contatti che possano moltiplicare i problemi. Anche il contagiato può risultare negativo al tampone, ma essere portatore. 

Abbiamo verificato sul numero di posti letti circa le malattie infettive, sia posti disponibili in caso di emergenza. Siamo pronti nei casi di positività ai controlli e di trasferimento nei reparti di malattie infettive, dove i pazienti possano essere seguiti e accuditi con tranquillità. 

Credo che moltiplicheremo i punti di verifica con i tamponi in altre strutture ospedaliere con laboratori attrezzati: settimana prossima avremo il San Paolo, l’ospedale San Sebastiano a Caserta, il Ruggi a Salerno, il Moscati ad Avellino. Attualmente il Cotugno è in grado di verificare 100 tamponi al giorno. 

Per evitare perdite di tempo a trasportare i tamponi a Napoli, abbiamo attrezzato altre strutture per avere i risultati in pochi minuti. 

Abbiamo verificato anche con i responsabili della Prevenzione la disponibilità di personale nella verifica dei persorsi e dei contatti avuti dai pazienti contagiati. Questo elemento arrivi con forza all’opinione pubblica. Il contagiato è un problema della struttura sanitaria, a noi interessa sì curare il contagiato, ma abbiamo come obbiettivo individuare i contatti per isolare e contenere il contagio. Se non fai questo lavoro, è tutto inutile. Il problema vero è evitare contagi.

Abbiamo verificato l’impegno in questo lavoro di accertamento e di assistenza domiciliare. Questo è un problema che abbiamo verificato anche in relazione all’obbligo di permanenza nel domicilio di persone a rischio contagio o provenienti dalle zone di rischio o per le quali sono richiesti giorni di controlli. Questo è un lavoro abbastanza complesso, che richiede una verifica quotidiana. 

In questo momento è in corso la riunione della Protezione Civile Nazionale.

Nelle prossime ore avremo l’esito dei tamponi nei centri focolai. 

Stiamo verificando poi di avere punti informativi nei porti di Pozzuoli, Napoli e Salerno, cercare quindi di informare, sapere le persone che arrivano, che si imbarcano, da dove provengono, che contatti hanno avuto. Tutto ciò per dare tranquillità circa l’arrivo di persone che provengono dai focolai del virus al Nord. 

Il massimo dell’attenzione richiesta è stato messo in campo. Come abbiamo stabilito a livello nazionale, sono state previste misure proporzionate all’evoluzione della situazione. Bisogna avere un grande senso di responsabilità e di spirito nazionale. 

È evidente che ragioniamo ad ore. Questo è il quadro della situazione che ci hanno fornito le strutture sanitarie. Informeremo il mondo dell’informazione e i cittadini quotidianamente. Per il momento non ci sono emergenze e contagiati. Anche dal punto di vista legislativo non abbiamo poteri di assunzione di ordinanze che sono in capo ai Presidenti di Regione, che hanno contagi. 

Siamo attentissimi a tutti i particolari, sulla base della ragione e della ragionevolezza. 

Ovviamente la Prefettura si stia impegnando per uniformarsi alle linee guida condivise dal Governo“.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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