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CAIVANO. Prende corpo il Grande Centro 2.0. Il PD rischia di restare isolato

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CAIVANO – Determinante è stato il nostro ultimo editoriale. All’orizzonte qualcosa comincia a muoversi. Gli incontri nel centrosinistra tra il PD e “Liberi Cittadini” non sono stati, finora, proficui. La storia al Partito democratico non ha insegnato nulla. La tattica è sempre la stessa. Arroccarsi sul peso dei suoi voti e aspettare gli alleati sull’Aventino. Senza rendersi conto che la musica è cambiata. Caivano ha bisogno di cambiamenti e il cambiamento deve partire anche dall’azzeramento di questi giochetti.

Gli incontri tra “Liberi Cittadini” e PD sono vertiti tutti sul nome del candidato sindaco. L’idea di un percorso condiviso, di una redazione di un programma per il Partito Democratico è tramontata quando si doveva sancire l’unione tra i due partiti, a manifesto già elaborato e pronto per la stampa. Il PD ha chiesto tempo. Il tempo gli serviva per far capire ai suoi interlocutori che in realtà il nome del candidato sindaco il Partito di Zingaretti già ce l’aveva ed era quello di Mimmo Semplice.

Tutto legittimo per carità. D’altronde era dalle elezioni del congresso cittadino che il nome dell’ingegnere casertano era nell’aria. Solo che dall’alto della sua idea di dover fare sempre e comunque la parte del leone, il PD non si accorge che sul tavolo non ha messo il miglior nome rispetto a quello che può vantare qualsiasi altro partito a Caivano. È vero che l’ingegnere di RFI è stato l’ultimo sindaco a Caivano che ha finito il proprio mandato ma è pur vero che da sindaco uscente, alle elezioni successive, ha collezionato una seria batosta, segno che i cittadini caivanesi lo hanno bocciato e anche di brutto.

Mentre ad oggi sia “Liberi Cittadini”, con una rosa ampia di nomi con curricula politici di tutto rispetto, sia “Caivano Conta” ma anche il centrodestra con lo stesso Pippo Papaccioli possono vantare nomi con un passato politico e professionale di tutto rispetto. Allora perché la coalizione di centrosinistra si deve ripiegare per forza su se stessa intorno al PD? Evidentemente questo è stato il pensiero che ha maturato anche il gruppo di Emione & C. che stanco di angherie e imposizioni ha cominciato un po’ a guardarsi intorno.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, stamattina, verso mezzogiorno, c’è stato un incontro al vertice tra l’ex senatore Giacinto Russo e l’ex Consigliere Antonio Angelino, dato che quest’ultimo già da diverse settimane sta mostrando i muscoli e si sta via via attestandosi come un forte polo attrattore, forse è stato utile per i centristi caivanesi avere questo incontro. “Liberi Cittadini” ha voluto instaurare un colloquio anche con il cosiddetto “nuovo che avanza” proprio per cercare di capire quanto di buono può tenerli uniti, in maniera tale da formare un’unica grande coalizione di centro.

Certo che se questi colloqui tra il senatore e il rampante continuano, i due potrebbero anche fare da catalizzatori ai vari UDC, Noi Campani, La Svolta, Democratici Riformisti, socialisti e così via e alla fine, con la sua testardaggine il PD rischierebbe di restare isolato nei meandri delle proprie convinzioni.

Anche perché tra le varie liste descritte ci saranno anche personaggi di forte connotazione di centrodestra che mal si sposerebbero con il PD che oramai più a sinistra di così non può andare. Un’alleanza nel centrodestra puro è impensabile e così facendo si rischia, seriamente, di regalare il governo della città ad una maxi coalizione di centro.

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