Siamo agli sgoccioli. La partita dentro la coalizione di governo è oramai ai titoli di coda. La ricandidatura di Sarnataro è un caso (quasi) chiuso. Salvo miracoli dell’ultim’ora il Pd ed il centrosinistra hanno letteralmente scaricato il sindaco uscente. La spaccatura intestina al partito di Zingaretti, che vedeva le alternative incarnate dall’attuale Presidente del Consiglio Comunale, Pierluigi Schiattarella, e l’ex segretario della sezione locale, Andrea Cipolletta, avevano fatto sorgere più di qualche dubbio sulla reale “blindatura” della riconferma di Sarnataro. Pure perché se un sindaco uscente (alla fine del primo mandato) trova sulla sua strada ostacoli provenienti dal suo stesso partito, il problema è serio. Al netto dei giudizi sui 5 anni di mandato la questione è politica. Figlia della totale assenza di leadership del primo cittadino. Un paradosso tutto mugnanese. Del resto Sarnataro sta vivendo sulla sua pelle il prezzo della spaccatura in salsa dem. E quindi corre ai ripari. In che modo? Semplice.
Secondo le ultime indiscrezioni raccolte in città il giovane sindaco di Mugnano in gran segreto sta allestendo una propria lista civica denominata “Democratici per Mugnano”. In pratica una lista di fedelissimi da presentare agli elettori mugnanesi. Anche a costo di schierarsi contro il Pd locale con una candidatura in solitaria. Sembra fantapolitica ma non è così. Sarnataro tenta il tutto per tutto pur di non essere inghiottito dal dimenticatoio in salsa Pd a 3 mesi dalle elezioni. Mettendo a nudo, e qui casca l’asino, la veridicità del superamento sul suo nome. Una partita a scacchi destinata a scoppiare da un momento all’altro. La domanda a questo punto sorge spontanea. Chi sarà il candidato sindaco del centrosinistra che sostituirà Sarnataro? Inutile girarci intorno. Il profilo ideale uscirà dal tandem Schiattarella–Cipolletta. Nel partito di Zingaretti non si parla d’altro. Con o senza Sarnataro il tempo stringe ed entro questa settimana la coalizione di governo può e deve ufficializzare il nome che tutti attendono. Anche perché l’ennesima perdita di tempo rischia di rafforzare il centrodestra.
Che, parliamoci chiaro, ha tutto l’interesse a cavalcare politicamente il superamento di Sarnataro come se fosse un litigio fra bambini. A pochi mesi dal voto il partito “anti Sarnataro” prende sempre più forma. Il destino è nelle mani del primo cittadino mugnanese. Spegnere l’onore delle armi (qualora tali indiscrezioni fossero confermate) e mettere in campo un ragionamento diverso dalla lista anti Pd. Oppure continuare nel solco dell’alternativa a sé stesso. Un ragionamento che non giova a nessuno. Pensaci sindaco, pensaci.