A seguito del mio editoriale di oggi (leggi qui) la nostra redazione è stata raggiunta da una mail dove il Segretario del PD cittadino Nunzio Cennamo prega la direzione di pubblicare la sua replica allegando ad essa una vera e propria analisi del testo del manifesto affisso stamattina per le strade di Crispano. Di seguito il contenuto della e-mail:
“Gentile redazione di MINFORMO, a seguito dell’interpretazione errata del Manifesto Politico PD, posta in essere sia in un vostro articolo che in qualche personale speculazione, legittima ma di basso profilo, Vi invitiamo a pubblicare quanto segue.
Premesso che il Manifesto PD non commenta in nessun verso l’attività amministrativa della Nostra Amministrazione Emiliano, ma parla esclusivamente di attività politica, ci vediamo costretti a chiederVi di pubblicare l’analisi del testo del Manifesto PD, per evitare arbitrarie deformazioni della realtà. Emiliano è stato voluto dal PD e il PD ha contribuito alla vittoria delle Elezioni Comunali con circa 1.000 voti, eleggendo 3 Consiglieri Comunali.
ANALISI DEL TESTO
“A Crispano ultimamente la vita Politica locale è completamente assente, morta.”
Analisi del testo: A Crispano non si vede un manifesto politico dai tempi dall’ultima campagna elettorale, non ci sono più iniziative politiche (non Amministrative).
“Quando la Politica lascia il vuoto, i personalismi ed “altro” occupano gli spazi vuoti. Purtroppo, anche il PD ha avuto grosse difficoltà nell’attivare locali movimenti politici.”
Analisi del testo: Senza contenuti politici, il pettegolezzo di basso profilo e il personalismo prende il sopravvento e nascono tanti Salvini, Renzi, etc. A Crispano, però, oltre al pettegolezzo c’è “altro”, ovvero gli “esposti anonimi”, il vero male di questa città. E’ ben noto Chi ha fatto e Chi fa uso di questo “strumento”. Alcuni hanno costruito la loro fortuna con gli “esposti anonimi”.
“Grazie al Grido di protesta degli artigiani della zona PIP, cui siamo vicini e con cui lotteremo per cambiare le cose, e grazie al “Movimento delle Sardine”, abbiamo ricevuto quella scossa emotiva necessaria per tornare a fare Politica con Passione, accanto ai bisogni dei nostri concittadini.”
Analisi del testo: La crisi dei Partiti ha portato ad una fase di stanca emotiva e partecipativa. A volte gli eventi possono riaccendere il “sacro fuoco della politica”. La Politica è una passione, è amore per il bene comune.
“Organizzeremo assemblee/convegni tematici, da tenere periodicamente nella nostra nuova sede PD, che aprirà Giovedì 6 Febbraio alle ore 20,00 di fronte alla Scuola Elementare (via Provinciale). Nelle assemblee saranno discussi i temi: PUC (Piano Urbanistico Comunale), PIP (Piano insediamenti Produttivi), Green economy, Smart Cities, Cittadinanza attiva e diritto alla Città, etc.”
Analisi del testo: Ci impegneremo a discutere su quei contenuti necessari alla crescita culturale e politica di questa comunità martoriata. Quando in Politica mancano i contenuti, al degrado culturale si aggiungono anche gli “Scioglimenti per Camorra”.
“La cittadinanza è invitata a partecipare. Mai più silenzi e indifferenza!”
Analisi del testo: ”Pazienza e lavoro, perché il compito è gigantesco e nient’altro ci può salvare”(Hans-Georg Gadamer)
Firmato
Prof. Nunzio Cennamo
(Segretario PD Crispano)
CONTROREPLICA e Considerazioni del Direttore Responsabile:
Mi auguro che il Segretario cittadino del PD crispanese davvero non possa credere fino in fondo che con la sua analisi del testo abbia cambiato il significato che tutti, ma proprio tutti abbiamo dato a quello scritto. Al di là delle strumentalizzazioni di bassa lega fatta da qualche politico che non c’è l’ha fatta, spero vivamente che il segretario del PD non metta in dubbio anche la mia piena, libera e totale indipendenza nell’esternare le proprie opinioni.
E con la stessa libertà che mi contraddistingue da sempre, rispetto ad altri giornalisti del territorio, passo a fare le seguenti controdeduzioni:
Quando il Segretario dice che sul territorio non si fa politica perché dai tempi della Campagna elettorale non si vede un manifesto politico attaccato ai muri della città, sento il bisogno – da addetto ai lavori nel campo della Comunicazione – di far capire al Segretario e a qualche politico attempato che condivide, se non detta i tempi del manifesto, che siamo nel 2020, la Comunicazione in Politica è un’altra cosa e non è da tutti. Oggi esiste il web con la sua evoluzione identificata nei social e su questo posso benissimo affermare che la fanpage del sindaco Michele Emiliano, che poi è il punto di riferimento dell’intero gruppo “Unità e Cambiamento” sul territorio è una delle più seguite e aggiornate nel panorama politico dell’hinterland napoletano. L’epoca dei manifesti è terminata. Per tappezzare Crispano di manifesti ne occorrono trenta e allo stato attuale, in media, vengono letti da ben venti pensionati che hanno difficoltà con i device elettronici.
Di questo mi meraviglio del Segretario che è un ingegnere elettronico di successo, persona stimata e al passo con i tempi, specialmente quelli legati al mondo dell’elettronica. Tanto è vero che il punto del Programma Elettorale legato alle Smart Cities è una sua idea ma a volte pur di difendere idee condivise si è costretti ad arrampicamenti e tripli salti carpiati.
Poi c’è una cosa che taglia la testa al toro. Nell’analisi del testo, in realtà non ha cambiato di una virgola ciò che ho asserito nell’articolo di oggi. Quando si parla di assenza della Politica, cosa si intende precisamente? L’Amministrazione Emiliano da quando si è insediata è stata promotrice di diversi eventi, ognuno legato ad un tema sociale differente. Si sono svolti convegni sulla disabilità e bullismo, eventi sulla cementificazione, manifestazioni e riunioni sui fondi POC dedicati alla Festa del Giglio, dove si interloquisce periodicamente con le associazioni del territorio e ultimo evento organizzato quello sui fondi regionali per incentivare commercio e artigianato. Se non è politica questa allora spiegatemi cosa sia la politica.
Un sindaco che diventa punto di riferimento di Crispano dei vari Consiglieri Regionali del PD che vengono qui in città per contatto diretto a presidiare un evento che spiega a commercianti e imprenditori del territorio come fare per ottenere fondi pubblici che gli possano permettere il sostentamento della propria attività è fare politica. Forse alle vecchie glorie del PD cittadino è proprio questo che dà fastidio?
Poi, visto che il Segretario, così come l’assessora Marina Cennamo al telefono, hanno tentato di metterla sulla semantica con chi di parole ci vive e ci campa la famiglia gli spiegherò che l’etimologia della parola “Politica” deriva dal greco antico politikḗ (“che attiene alla pόlis“, la città-stato), con sottinteso téchnē (“arte” o “tecnica”); per estensione: “arte che attiene alla città-stato”, talvolta parafrasato in “tecnica di governo (della società)”.
E significa praticamente Arte di Governare, in poche parole “AMMINISTRARE”. Evidentemente, la vecchia scuola politica praticata nella sezione dem di Crispano ha fatto distogliere l’attenzione del Segretario cittadino dal vero significato della parola Politica.
In poche parole amministrare e politica sono la stessa cosa e la politica non è altro che l’arte della Res Publica (cura della cosa pubblica) e ogni qualvolta il sindaco o chi per esso, scende per strada per risolvere un problema della città, come l’Isola ecologica, la raccolta dei rifiuti, il traffico, la viabilità o far quadrare i conti, in quel preciso istante sta facendo politica.
Non so, non conosco il significato che il PD voglia dare alla parola politica, non so e non conosco il motivo per il quale il PD faccia distinzione tra amministrare e fare politica. Non mi interessa e nelle beghe partitiche non ci sono mai voluto entrare, perché è lì che si consuma il personalismo becero degli esseri umani, quello stesso personalismo che fa nascere i Salvini e i Renzi.
Chi amministra, chi amministra bene, non ha tempo di fare politica in quel modo, il lavoro di un amministratore è molto faticoso e alla fine della giornata si arriva a casa stremati. Ma alla fine faccio un invito agli uomini del PD e a quanti condividono quel manifesto, consiglieri del PD compresi, dove si critica anche il loro operato. Scendessero di casa e domandassero ai cittadini crispanesi se sentono il bisogno dell’arrivo di un Salvini o un Renzi qualsiasi e se la risposta è no, allora vuol dire che Crispano non solo è amministrata bene ma si fa anche politica, perché in una città amministrata bene non c’è Capitano o Leopolda che tenga.