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AFRAGOLA. Il Nucleo di valutazione diventa uno scaricabarile col silenzio assenso del Sindaco

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AFRAGOLA – Tiene ancora banco sul territorio il tema del Nucleo di Valutazione, così come tengono banco anche altri problemi, visto che questa è l’amministrazione che si affeziona ai problemi, al punto tale da vederli crescere come si fa con i bambini, non a caso i problemi di questa città sono dei veri e propri figli di questa maggioranza, alcuni partoriti ed altri adottati, evidentemente a “Grillo e la sua banda” – come li apostrofò il Consigliere Caiazzo – piacciono le famiglie numerose e piene di problemi. Ma veniamo ai fatti.

Dopo la lettera redatta dalla segretaria comunale la Dott.ssa D’Ambrosio dove, nel comunicare al Responsabile del Procedimento sulla scelta dei membri del Nucleo di valutazione Marco Chiauzzi, accertava alcune illegittimità circa i requisiti posseduti da tre elementi su cinque e in virtù di questo, chiedeva la revoca della delibera dove sono state assegnate le cariche.

A distanza di alcune settimane quella missiva redatta dalla Segretaria, così come le comunicazioni fatte sul bilancio sempre allo stesso dirigente, è rimasta lettera morta. Così la Dott.ssa D’Ambrosio si è vista costretta a redigere un altro documento, stavolta indirizzato all’avvocatura del Comune di Afragola nella persona dell’Avv. Rosa Balsamo e per conoscenza al sindaco Claudio Grillo. Nel documento la Segretaria Comunale, non essendo ancora riuscita a trovare il bando della matassa, chiede un ulteriore parere alla collega avvocato. E qui nasce un’anomalia del tutto afragolese. Anomalia che consente la genesi di tante domande.

Perché la segretaria comunale, membro della Prefettura, chiede ad un suo sottoposto un parere legale inerente il Nucleo di valutazione? E come se io da Direttore di un’azienda chiedessi ad un operaio di prendere il mio posto.

È vero che la legge oggi non impone più al Segretario Comunale il controllo di legittimità ma qui a monte c’è una denuncia di un candidato, c’è l’obbligo morale di ripristinare legalità e democrazia nel procedimento che ha visto la nomina di cinque membri del Nucleo di valutazione e quanto meno la Segretaria, che ha pieni poteri, perché la legge glielo consente, ha la facoltà di sostituirsi al Responsabile del Procedimento, impugnare l’iter procedurale e annullare la Delibera. E se proprio non volesse lei incardinare un nuovo procedimento, può sempre delegare qualcun altro o lo stesso Chiauzzi con la preghiera di non commettere gli stessi errori del Passato. Allora perché la Segretaria non mette in atto a pieno il proprio ruolo? Cosa c’è dietro?

In tutto questo la politica continua a restare in silenzio, oltre a legittimare stipendi indecenti e indecorosi, portati da 89mila euro annui a 160mila euro annui, con la scusa del regolamento che lo consente, oltre ad accettare il fatto che ci sono cinque membri a valutare l’operato di quattro dirigenti, oltre a consentire il corto circuito che i cinque membri del Nucleo devono valutare anche il dirigente che ha consentito il loro lauto aumento di stipendio, avalla anche il fatto che tre di loro occupano una posizione e percepiscono uno stipendio abnorme in maniera del tutto illegittima.

Ma in tutto questo il sindaco Grillo dov’è? Ma qualcuno ha informato il sindaco che alla fine della fiera è lui l’unico Responsabile del Procedimento? il Sindaco sa che se tale denuncia dovesse avere un seguito in Procura, il primo a cui verranno fatte domande è il primo cittadino? Il Sindaco Grillo lo sa che non se ne può uscire con la frase: “Ha fatto tutto Chiauzzi, io non sapevo nulla”?

Non è escluso infatti che nei prossimi giorni ci sarà qualche documento indirizzato direttamente al primo cittadino ed è lì che poi Grillo dovrà per forza di cose prendersi le proprie responsabilità. Se le prenderà? Questa storia magari la racconterò tra pochi giorni.

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