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Fuggi fuggi M5S. Fico pensa alla “cosa arancione” con De Magistris per salvarsi dal declino

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Distruzione grillina in corso. Ultimo atto. Il M5S si avvia lentamente (e dolorosamente) verso il declino annunciato. Lacerato da faide, scissioni e polemiche giornaliere. Il mancato salto di qualità in termini di classe dirigente, che sarebbe dovuto avvenire all’indomani del trionfale 33% ottenuto alle Politiche del 4 marzo 2018, sta producendo i suoi effetti. Lacrime e sangue. All’orizzonte c’è il voto anticipato. Inutile girarci intorno. Le urne spaventano a morte i grillini. Che dalla “mazzata europea” di maggio scorso non si sono più ripresi. Il dimezzamento dei consensi subito nel giro di un anno è stato il colpo mortale che ha distrutto completamente l’esistenza politica dei pentastellati. Ma andiamo con ordine. Il fuggi fuggi dalle mura grilline delle ultime settimane è il vero “paracadute” dei dissidenti che cercano in altri partiti un collegio tranquillo in caso di voto anticipato. Le alchimie sul futuro prossimo si sprecano e chi può tenta di salvare il salvabile. Il M5S al voto subirebbe l’ennesima debacle elettorale. L’ennesima figuraccia da quattro soldi. Riducendo drasticamente gli scranni parlamentari e lasciando per strada tantissimi deputati e senatori che attualmente siedono comodamente sulle poltrone romane. Niente di più, niente di meno. E qui viene il bello.

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dagli ambienti grillini pare che al fuggi fuggi generale si sta accodando segretamente un altro big del movimento. Roberto Fico. L’attuale Presidente della Camera nonché vero regista del patto col Pd starebbe pensando da mesi di fondare un proprio partito. Storicamente vicino agli ambienti di sinistra, il cofondatore del movimento è convinto che il M5S sia arrivato a fine ciclo. Una storia conclusa. Quale speranza per il futuro? Detto e fatto. Il partito che ha in testa Fico sarebbe collocato a sinistra del Pd (a cui manca la costola rossa dentro un’ipotetica coalizione) e raccoglierebbe i tanti elettori grillini che in passato hanno votato il partito di Zingaretti. L’obiettivo è renderli organici ad un vera e propria forza politica permettendo loro di tornare a votare il centrosinistra. Un’operazione che, qualora dovesse essere confermata, punterebbe a rafforzare Zingaretti e compagni in caso di voto anticipato. Finita qui? Nemmeno per sogno. Il primo ad essere coinvolto nella “cosa arancione” è l’amico Luigi De Magistris. Il sindaco di Napoli, da anni senza un partito di riferimento, si è sempre dichiarato un uomo di sinistra. Pure le pietre conoscono il legame sottile che unisce l’ex pm e Fico, anche lui napoletano. Sullo sfondo non c’è solo il voto anticipato. Le Regionali rappresentano il primo step d’intesa fra i due.

Non a caso De Magistris, sfumata l’ipotesi di candidato governatore a capo del polo giallorosso, collocherà la sua lista a sostegno del M5S. Semplice coincidenza? Assolutamente no. L’ultimo capitolo riguarda le fatidiche Amministrative nel 2021. Il primo cittadino si avvia alla scadenza del mandato elettorale. Non può più candidarsi a causa della legge sui due mandati consecutivi. E qui casca l’asino. Fico sogna in gran segreto di fare il sindaco di Napoli. Con l’appoggio di De Magistris, che deve fare i conti coi disastri fatti sulla città oltre che salvarsi il futuro, e dell’intero mondo arancione. Imprenditori, professionisti. Ovvero tutta la schiera di fedelissimi che ha prestato il fianco all’esperienza arancione in questi anni. Il piano è in fase avanzata. Con buona pace di chi continua a credere nel M5S. Un po’ come la storia della luna nel pozzo.

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586

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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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