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CASORIA. Presidio CGIL al Comune: i lavoratori attendono una risposta

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A Casoria, in piazza Cirillo, presidio C.g.i.l. dinanzi al Municipio, con il rappresentante sindacale Tonino Andreozzi, che chiede al Sindaco stesso di Casoria Raffaele Bene una risposta per 24 lavoratori che lavorano da quindici anni con un precario part-time di quattro ore giornaliere e che si vedono adesso tolto anche quello, dal momento che la ditta piemontese vincitrice dell’appalto per i servizi amministrativi e manutentivi di edilizia pubblica insistente su circa 700 strutture abitative non ha rinnovato la gara da circa tre mesi.

I lavoratori accorsi a presidiare le loro istanze sotto la sede comunale di Casoria, chiedono almeno il ripristino del vecchio contratto, per poi ampliarlo ad uno di più ampia portata che garantisca lavoro pieno per loro, e vantaggio per la collettività tramite la più completa manutenzione delle aree verdi e degli spazi urbani. Dichiarano di voler restare a presidio fin quando non convocati dall’Amministrazione per risposte concrete, al di là dei rinvii, sulla gara d’appalto per il servizio amministrativo e manutentivo dell’Erp.

Unitamente al presidio Cgil, alla sede comunale di Casoria presente anche un gruppo di disoccupati del ‘Comitato per il lavoro’, che chiedono di esser ricevuti dal Sindaco Raffaele Bene in virtù di un appuntamento già in essere da diversi giorni.

Data la momentanea indisponibilità del primo cittadino verranno ricevuti in secondo momento, come apprendono all’atto della loro protesta.

Ridiscuteranno le future possibilità di lavoro che la macchina comunale potrà mettere in moto, nei prossimi giorni.

Monica Cartia

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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