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SAN GIORGIO A CREMANO. Ragazza muore per un arresto cardiaco, l’ambulanza arriva dopo un’ora

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Ieri sera a San Giorgio a Cremano si è verificata una vera e propria tragedia: una ragazza di 19 anni, Rosa Abbate, è deceduta a causa di un improvviso arresto cardiaco.

Secondo la denuncia della famiglia della vittima, l’ambulanza sarebbe arrivata dopo un’ora dalla prima richiesta di soccorso.

Sul luogo dell’accaduto si sono precipitati anche i Carabinieri e la Polizia.

Il Sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, attraverso la sua pagina Facebook, ha commentato la vicenda, esprimendo cordoglio e solidarietà:

Mi unisco al dolore della famiglia per la tragica scomparsa della giovanissima ragazza, quasi ventenne di San Giorgio a Cremano che oggi ci ha lasciato per un malore.

Una tragedia innaturale che crea sconforto nella nostra intera comunità. Il ritardo dell’ambulanza che proveniva addirittura da Marigliano è inaccettabile, seppur per lo stato della ragazza sembra che poco sarebbe cambiato.

I pensionamenti e gli spostamenti di personale degli ultimi periodi hanno ridotto all’osso il personale del 118 che deve affrontare un territorio vasto con carenza di personale e addirittura ambulanze senza personale medico.

Comprendo i tempi tecnici che ci vogliono per le nuove assunzioni ma chiederò al direttore generale dell’Asl Napoli 3, di utilizzare qualsiasi mezzo, anche con scelte drastiche, pur di garantire la salute dei nostri concittadini dell’area vesuviana.

Al di là dello sconvolgente episodio di oggi i ritardi che il servizio 118 sta avendo creano un serio pericolo per la salute dei cittadini e anche del personale medico che diventa capro espiatorio per i ritardi dovuti alla mancanza del personale. Medici che con abnegazione e competenza compiono il loro dovere e lavoro non possono essere sottoposti a turni estenuanti, magari anche senza la giusta retribuzione, ed esposti alle giuste rivendicazioni dei familiari e amici che vedono un servizio scadente mettere in pericolo i propri congiunti.

Sono certo che anche questa volta come comunità lavoreremo insieme per far sì che venga ristabilito almeno il servizio avuto fino a pochi mesi fa cercando ovviamente di migliorarlo. Intanto ci stringiamo attorno alla famiglia“.

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