Alla conferenza stampa di fine anno, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il piano per il rilancio dell’azione del Governo per i prossimi tre anni:
“Finora abbiamo corso i 100 metri e sono orgoglioso dei risultati, ma ci aspetta una maratona di 3 anni a partire da gennaio.
Non solo è stata disinnescata l’Iva, ma abbiamo anche iniziato a realizzare alcuni degli impegni sui quali abbiamo chiesto la fiducia del parlamento e dei cittadini.
Ora abbiamo davanti a noi una maratona di tre anni, non significa che andremo a passo lento, marceremo spediti, ma questo spazio temporale ci consentirà di programmare senza l’affanno di questi mesi le nostre iniziative di governo.
Vogliamo un piano ambizioso riformatore per realizzare quelle misure che il paese attende da anni per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Gennaio sarà l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo. Già scegliere l’ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell’interesse dei cittadini e del Paese. Abbiamo già presenti alcune priorità: vogliamo snellire la macchina burocratica.
Per abbassare le tasse e tenere i conti in ordine, l’unica prospettiva seria e credibile è lottare contro l’evasione fiscale, un furto che svantaggia i cittadini onesti.
Abbiamo già dato un segnale ben preciso. L’economia sommersa vale circa 100 miliardi e se recuperiamo ingenti risorse, questa, non i proclami, è una strada concreta, seria e perseguibile per abbassare davvero le tasse. Pagare tutti per pagare meno. Il 34% della spesa pubblica dovrà a priori essere destinato al Sud, è il principio che abbiamo fissato.
Bisogna lavorare per incrementare le infrastrutture, migliorare e manutenerle in modo efficace: quello che abbiamo osservato fino qua non ci piace. Serve una manutenzione più efficace, ordinaria e straordinaria.
Dovremmo lavorare per velocizzare i processi: questo sarà un pilastro del nostro disegno riformatore. Siamo molto ambiziosi, dobbiamo mettere mano alla giustizia tributaria. Il mio obiettivo è quello di ridurre un grado di giudizio, per la giustizia tributaria devono essere sufficienti solo due gradi.
Nessuno può illudervi che questa riforma sia facile, occorre un orizzonte temporale ampio, è una delle riforme tecnicamente più difficili.
Avete visto che nel dibattito generale non ci sia più l’immigrazione, è uscita dai radar. Stiamo ottenendo risultati senza clamori. Abbiamo migliorato la performance degli sbarchi e dei ricollocati. Da settembre sono 98 i migranti ricollocati, ogni mese.
Questo perchè l’accordo di Malta ha raggiunto risultati, per la prima volta abbiamo richiesta congiunta dei ricollocamenti.
I nostri porti non sono mai stati chiusi, la differenza era di trovare soluzioni automatiche o meno, la differenza era tenerli in mare più giorni o meno giorni.
Sul Caso Georgetti sto completando completando le verifiche, ovviamente non mi occupo di un dossier alla volta. Con massimo scrupolo farò le mie verifiche: ho già fatto quelle sui messaggi sul cellulare, ora lo farò sulle e-mail. Sicuramente c’è stato coinvolgimento della presidenza sulla ricollocazione. Non ho avuto ancora alcun riscontro sullo sbarco, ma non ho ancora sciolto la riserva. Se troverò un frammento sarò il primo a dirlo.
Conte ter? No, per carità. Non dobbiamo cadere nella tentazione di poter realizzare domani quello che si può realizzare oggi.
Dar vita a nuovo gruppi in Parlamento, anche a sostegno della maggioranza e del premier, rischia di destabilizzare l’iniziativa di Governo e non di stabilizzarla. In questo momento una frammentazione delle forze politiche che sostengono la maggioranza non fa bene all’azione di Governo“.