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Restaurazione Lega. Ultimo capitolo. Il Carroccio in Campania boccia Grant e Vuolo

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Le chiavi della Lega nelle mani di Vincenzo Nespoli. L’ex senatore afragolese consolida la sua leadership nelle fila del Carroccio. In Campania comanda lui. Inutile girarci intorno. Dalle ultime elezioni europee fino allo scorso fine settimana chi vi scrive ha provato a raccontarvi (si spera) in profondità tutti i passaggi del viaggio del partito di Salvini in Campania. Fra tentativi, fallimenti ed aspettative. Strade percorse, interrogativi sparsi e tanti ostacoli (quasi) superati. Una storia che ha suscitato l’interesse di chi guardava dal buco della serratura. E che si arricchirà di altri capitoli. Il prossimo obiettivo restano le elezioni regionali. Alle quali la Lega presenterà una propria lista. Il dato minimo da cui ripartire è il 20% ottenuto al voto europeo. Ci sarà tempo per tracciare l’identikit dei vari candidati che popoleranno le liste leghiste. Andiamo avanti. Dalla nomina dei nuovi coordinatori provinciali emerge un dato politico ignorato da molti addetti ai lavori. L’estromissione degli europarlamentari campani. Valentino Grant da Casagiove e Lucia Vuolo da Pagani. Scelta voluta o coincidenza? In politica nulla accade per caso. Sicuramente i mugugni partono da lontano. Almeno dalla nomina a coordinatore regionale di Nicola Molteni, l’uomo di Salvini originario di Cantù. Provare per credere.

In molti si aspettavano che a guidare il partito in regione fosse un esponente proveniente dai territori. Un senso politico abbinato ad un percorso altrettanto politico. Ed invece no. Su Gianluca Cantalamessa e Pina Castiello ci siamo espressi abbondantemente in passato. La loro bocciatura non sorprende nessuno. Nemmeno loro stessi. Su Grant e Vuolo invece occorre una riflessione nuova. Ma non troppo lontana dalle figuracce collezionate dai primi due. La mancata nomina a reggente regionale del partito (soprattutto per il primo) rappresenta una nuova bocciatura in terra campana. L’ennesima. Bruciante e senza appello. Una vera e propria sfiducia nei confronti della classe dirigente leghista e dei suoi esponenti.  Anche quelli più votati. Nessuno escluso. Tutti sul banco degli imputati. Vecchi efacce e nuovi volti. Le indiscrezioni di via Bellerio parlano di un Salvini estremamente deluso dai soldati leghisti in Campania. Incapaci di gettare le basi, rimanendo sui rumors romani, per l’evoluzione del “nuovo corso” del partito. Zero classe dirigente. Zero coinvolgimenti della società civile. Nonostante il mal di pancia dei militanti che hanno sostenuto il Carroccio alle Europee. Niente di niente. La fuga dopo le elezioni. Il silenzio dopo la tempesta.

Il quadro è rimasto invariato a maggio scorso. Da quel momento nessuna novità. Nessun valore aggiunto. Una incompetenza tale, e qui viene il bello, a “costringere” Salvini ad affidarsi all’ex leader di Alleanza Nazionale. Il quale, al netto delle opinioni su di lui, ha “intercettato” prima di tutti la Lega come fenomeno crescente al Sud. Ed è giusto riconoscergli meriti ed intuito. Finita qui? Neanche per idea. Se pensiamo che Vuolo è stata la candidata in pectore di Nespoli alle Europee, la situazione peggiora per Grant. L’uomo di Salvini in Campania (o ex a questo punto) diventa figura di minoranza nei circuiti leghisti. Quasi un “signor nessuno” constatato il dato di partenza. Un naufragio senza precedenti. Dunque eliminate le stranezze, lo scenario diventa ancor più chiaro. Nespoli rafforza il potere “cavalcando” le figuracce altrui. La ricordate la storia del bicchiere mezzo pieno? Ecco il pensiero targato Salvini (e Molteni). Meglio l’uovo oggi che la gallina domani. Dopo le Regionali si vedrà.

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Covid-19 in Italia. I dati del giorno: più di 450 i decessi nelle ultime 24 ore

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Sono 23.987 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia quest’oggi, venerdì 26 marzo, a fronte di 354.982 tamponi eseguiti.

Il tasso di positività, secondo il bollettino del Ministero della Salute e della Protezione Civile, si attesta come giovedì al 6,8%.

Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 457, per un totale di 107.256 dall’inizio della pandemia.

Aumentano di 8 unità le terapie intensive (3.628 in tutto), mentre sono 48 in più i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid.

I guariti odierni sono 19.764.

Sono 3.628 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 8 più rispetto a giovedì nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono 288.

Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.472 persone per coronavirus, in aumento di 48 unità rispetto alle 24 ore precedenti.

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Attualità

Coronavirus. La situazione in Campania: il bollettino dell’Unità di Crisi

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Quest’oggi, venerdì 26 marzo, come di consueto, l’Unità di Crisi della Regione Campania ha comunicato il consueto bollettino quotidiano relativo alla situazione del Coronavirus in Campania.

Questi i dati del giorno:

Positivi del giorno: 1.947 (*)
di cui
Asintomatici: 1.250 (*)
Sintomatici: 697 (*)
* (Positivi, Sintomatici e Asintomatici si riferiscono ai tamponi molecolari)
Tamponi molecolari del giorno: 18.599
Tamponi antigenici del giorno: 3.394
Deceduti: 42 (24 deceduti nelle ultime 48 ore, 18 deceduti in precedenza ma registrati ieri)
Totale deceduti: 5.158
Guariti: 2.894
Totale guariti: 226.818
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 181
Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (Posti letto Covid e Offerta privata)
Posti letto di degenza occupati: 1.586

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CAMPANIA. Nuova ordinanza pronta: riaperti mercati con percorsi separati

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Il Governatore De Luca sta limando gli ultimi dettagli prima di annunciare e, pubblicare, probabilmente in giornata, una nuova ordinanza.

Con quest’ultima, sulla base degli ultimi dati acquisiti in relazione alla situazione epidemiologica, a modifica della precedente ordinanza numero 10, la Regione Campania dispone che le attività mercatali relative ai generi alimentari, agricoli e florovivaistici sono consentite.

Le attività saranno, però, subordinate all’adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare gli accessi alle aree mercatali, con percorsi separati, a evitare assembramenti e comunque nel rispetto dei protocolli di sicurezza

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