Il primo agosto scorso 164 migranti furono salvati dalla Open Arms, che rimase circa 20 giorni ferma davanti a Lampedusa, vista la volontà dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini di vietare il loro sbarco.
Alla fine furono i pm ad ordinare lo sbarco d’urgenza, in seguito ad un sopralluogo a bordo.
In seguito alle indagini sul caso in questione, Matteo Salvini è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Agrigento ed è accusato di sequestro di persona e omissioni di atti d’ufficio.
Secondo le notizie riportate da La Repubblica, il fascicolo adesso è nelle mani della Procura di Palermo, chiamata a valutare le accuse a carico del leader della Lega, che dovranno poi essere sottoposte al Tribunale dei Ministri: entro 15 giorni l’ufficio giudiziario, guidato da Francesco Lo Voi, dovrà decidere se confermare le ipotesi di reato, riformularle o chiedere l’archiviazione.
Salvini si era già trovato in una situazione simile con il caso Diciotti.
Intanto, a margine del 19/o Congresso nazionale del Sap a Rimini, Salvini ha reagito alla accuse, affermando:
“Mi domando se in Procura ad Agrigento non abbiano cose più serie di cui occuparsi. Usano denaro pubblico, prima o poi mi verrà voglia di chiedere conto di come lo usano. È la seconda, la terza, la quarta, la quinta inchiesta. Ho fatto quello che gli italiani mi chiedevano di fare, ho difeso i confini, inizio a essere stufo“.