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Ambiente

[ESCLUSIVA] CAIVANO. I rifiuti dell’ex ICM stanno per essere dirottati allo Stir di Pascarola

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CAIVANO – È da diversi giorni che imperversa la protesta dei residenti in presidio permanente davanti l’ex ICM del quartiere napoletano di Ponticelli. Dall’impianto arrivano forti miasmi dovuti ai rifiuti organici che si sono accumulati. I cittadini della zona hanno denunciato che i lavoratori Asia – municipalizzata del Comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti – si sono rifiutati di lavorare a mano e che sono stati messi a lavorare, sempre dall’Asia, ex detenuti e immigrati.

Una situazione ai limiti della normalità con l’ambiente che diventa sempre più tema caldo in Campania. Tensione davanti all’ex ICM in via Nuova delle Brecce, nella zona orientale di Napoli, dove i cittadini sono in presidio da diversi giorni per bloccare l’accesso ai camion nel sito di stoccaggio gestito dall’Asìa Napoli, municipalizzata del Comune di Napoli che si occupa della raccolta dei rifiuti.

Con i cittadini sempre più stanchi e vessati e in continua agitazione c’è stato qualcuno che ha ritenuto opportuno deviare il flusso dei rifiuti. Infatti è da stamattina, dopo l’ennesimo blocco da parte dei residenti di Ponticelli, che davanti allo Stir di Caivano sostano i mezzi di dell’ICM (bilici e vasche), fermi ad aspettare il via libera da parte dello Stir di Caivano per poter stoccare quello che in realtà gli viene impedito da giorni in quel di via Nuova delle Brecce.

Insomma Caivano sempre più pattumiera della Campania. È incredibile vedere come con quanta facilità ad ogni difficoltà o emergenza rifiuti, nella mente di dirigenti, politici e funzionari salti subito il nome di Caivano per poter ottemperare alle difficoltà ambientali di altri territori.

Intanto tutti approfittano del vuoto politico nell’ultimo comune a nord di Napoli e la conseguente inerzia dei Commissari Prefettizi.

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Attualità

Save the Children, nei Campi Flegrei oltre 70.000 bambini vivono la paura

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Sono oltre 70.000 i bambini tra 0 e 14 anni che in questi giorni stanno vivendo nella paura a causa del costante sciame sismico dei Campi Flegrei, in particolare nei comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli, nonché in alcuni quartieri di Napoli, tra cui Soccavo, Pianura, Bagnoli e Fuorigrotta.

Lo sottolinea Save the Children, che da anni collabora in Italia con la Protezione Civile – in base ad uno specifico protocollo d’intesa – nell’ambito delle attività di tutela e sostegno dei minori durante le situazioni emergenziali, sia per quanto riguarda le loro esigenze materiali che per il supporto psicologico.


Spiega Antonio Caiazzo, responsabile territoriale del programma di Innovazione sociale di Save the Children, che vive nell’area dei Campi Flegrei: “La situazione è un po’ complicata, molte case hanno subito delle lesioni e i bambini stanno vivendo una fase di sospensione. In molti casi hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, i loro giochi, il loro ambiente, in attesa delle dovute verifiche strutturali, e non sanno se e quado potranno tornarci. Tutti noi che viviamo nell’area siamo spesso concentrati a gestire le situazioni potenzialmente di pericolo e spesso gli adulti di riferimento non riescono a dedicate del tempo per spiegare ai più piccoli cosa sta accadendo. Tutto ciò genera in loro un profondo senso di insicurezza”.

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Bagnoli

Sisma Campi Flegrei, l’Assessore Cosenza: “Danni in una scuola di Bagnoli”

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Edoardo Cosenza, Assessore all’Urbanistica del Comune di Napoli, tramite un post sui social ha spiegato che una scuola di Bagnoli, la Michelangelo Augusto, ha subito dei danni dopo le scosse di terremoto di queste ore nella zona dei Campi Flegrei.

«La Scuola Michelangelo Augusto, sede di Via Illioneo a Bagnoli, è forse l’edificio del Comune di Napoli più vicino all’epicentro della scossa bradisismica di stanotte. È anche sede di una stazione accelerometrica della rete LAN e quindi abbiamo i valori delle azioni misurate» spiega l’Assessore.

«Non è un’accelerazione da danni strutturali, ma i danni non strutturali sono possibili. Infatti c’è qualche distacco fra tramezzi e telai in cemento armato. Niente di grave ma si deve intervenire», ha continuato Edoardo Cosenza.

«Peraltro è nell’elenco della Scuole in cui il Commissario di Governo Soccodato, insieme a Comune di Napoli, aveva già deciso di intervenire. Purtroppo dobbiamo convivere con il bradisismo e i suoi effetti», conclude l’Assessore.

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San Gennaro Vesuviano

Due scosse di terremoto in mattinata sul Vesuvio

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Non tremano solo i Campi Flegrei.

Alle 06.40 una scossa di magnitudo 2.5 è stata registrata nell’area Vesuviana, con epicentro a Striano e ipocentro a quindici chilometri di profondità, come rileva l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

La scossa è stata avvertita anche nei vicini Comuni di Poggiomarino, Sarno, San Valentino Torio, Boscoreale e Scafati.

Una seconda scossa, di magnitudo 2.2 con epicentro a San Giuseppe Vesuviano e ipocentro a 18 chilometri di profondità, è stata registrata alle 08.50.

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