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Espulsione illegittima dal M5S, l’ex attivista Ferrillo chiede il risarcimento dei danni

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Il M5S si raduna alla Mostra d’Oltremare di Napoli per festeggiare il proprio decimo anniversario.

Tantissimi attivisti espulsi da Beppe Grillo e Davide Casaleggio si presenteranno alla festa.

Tra questi c’è Angelo Ferrillo, presidente dell’associazione ‘La Terra dei Fuochi’, che, tramite lettera raccomandata, ha citato Grillo per il risarcimento di un milione e mezzo di euro:

La invito a risarcire i danni subiti e subendi dal sottoscritto in conseguenza dell’illegittima espulsione dall’associazione Movimento 5 Stelle irrogatami dal Suo staff, in Suo nome e per Suo conto, il 28 gennaio 2015 a seguito della mia idoneità alle primarie per le elezioni regionali della Campania tenutesi il 31 maggio 2015. 

Mi corre l’obbligo di specificare che in difetto, trascorsi sette giorni dal ricevimento della presente, mi riterrò libero di adire il magistrato competente“.

Ferrillo, vincitore alle primarie delle scorse regionali in Campania, fu espulso dalla lista M5S.

Ferrillo, alla domanda sul momento attuale del M5S, ha risposto:

Dalle scorse politiche di marzo 2018 alle Europee di quest’anno, in meno di 12 mesi, Luigi Di Maio ha dimezzato i voti perdendo la fiducia di 6 milioni di elettori. Sono passati dal 33% al 17%.

Dopo le bugie che continuano a raccontare, oggi non rappresentano più nessuno e loro ne sono consapevoli tant’è che per fare eventi come questo una volta andavo nelle piazze ora si chiudono in un ente privato con obbligo di registrazione e ingresso con varco, fatto apposta per scansare contestazioni.

La gente non è tutta stupida, molti lo stanno capendo. Il M5s ha ‘truffato’ 11 milioni di elettori ingannandoli sulle cose promesse prima delle elezioni e poi hanno fatto l’esatto contrario su tutto.

Basta vedere qui in Campania riguardo alla Terra dei Fuochi, ma anche per l’Ilva di Taranto, Europa, Euro, finanche ogni regola del M5s è caduta, insomma, su ogni questione importante si sono rimangiati la parola. In più le loro leggi che io chiamo ‘réclame’, tipo reddito di cittadinanza e taglio dei parlamentari, appunto sono solo dei mega spot pubblicitari, dei contentini per sedare la massa non in grado di comprendere la complessità delle questioni politiche.

Andrebbero denunciati per circonvenzione di incapaci: ultimo esempio il decreto clima appena licenziato, una colossale presa in giro, non vogliono fermare fenomeni locali come la Terra dei Fuochi, figuratevi che contributo possono dare a salvare il clima del pianeta.

Ormai siamo alle comiche finali, a seguirli sono rimasti davvero in pochi, tra cui persone in buonafede che li vedono solo dalla tv, o altre davvero incapaci di riconoscere le evidenze e chi ha qualche tornaconto.

Non esiste ancora una vera alternativa tra la vecchia politica e questa truffa pentastellata.

La gran parte dell’elettorato non si sente più rappresentata da nessuno e questo è un dato di fatto che viene dall’astensione“.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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