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Genova, Ponte sul Polscevera: varo della prima campata

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Questa mattina, a Genova, sono in corso le operazioni di sollevamento della trave che sorreggerà la prima campata del nuovo viadotto sul Polcevera, che sostituirà il Ponte Morandi.

La campata, costruita in acciaio, è lunga 50 metri e pesa 500 tonnellate: è la prima di 19 campate, di cui 16 saranno da 50 metri e 3  da 100 metri.

Alla cerimonia sono presenti il Premier Giuseppe Conte, il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, il Sindaco Bucci, il Governatore Toti e l’architetto Piano.

Il Primo Ministro Conte ha affermato:

Genova è un simbolo di rinascita che si sta concretizzando. Tocchiamo con mano la collaborazione tra pubblico e privato con spirito di squadra in modo intelligente. Le eccellenze insieme possono fare grandi cose. Il Paese balza agli onori della cronaca per queste capacità. Grazie alla comunità operosa che rende concreto questo progetto: operai, dirigenti, istituzioni, ingeneri. Non dimentichiamo le 43 vittime. Il progetto rappresenta il riscatto ma ha incorporato il ricordo delle vittime.

Ci sarà un monitoraggio costante per inaugurare secondo il crono programma. La fase di avanzamento consente di essere più precisi e i tempi sono confermati.

In tempi record consegneremo l’opera alla storia. Genova offre una grande lezione. Abbiamo ridato luce e speranza al Paese intero“.

L’architetto Renzo Piano, che ha donato il disegno del nuovo viadotto, ha affermato:

Parlo per un migliaio di persone, un esercito che sta costruendo il ponte. Da saldatori a ingegneri. Costruire è un gesto collettivo. Far nascere una cosa è bellissimo. Questo costruire è un gesto di speranza, di pace. Un ponte è speciale, unisce, è un gesto di pace. Grazie a tutti. In Giappone per tradizione gli architetti parlano poco, dicono agli operai state attenti, lavorate in sicurezza. Noi lavoriamo al tavolo seduti in sicurezza, voi siete gli acrobati operai, ma lavorate in sicurezza“.

Il Sindaco di Genova Marco Bucci ha infine ricordato:

Questo ponte non è solo il ricordo di una grande tragedia ma anche la certezza che quando stiamo tutti insieme diamo un segnale che noi, in Italia, riusciamo a fare le cose giuste nei tempi giusti.

E’ un ponte che riguarda il dna dei genovesi, che ha un impalcato forte come l’acciaio e che somiglia a una nave e per i genovesi andare per mare significa dare ricchezza alla nostra città. Poi ci sono le pile che vanno su una dopo l’altra ‘cianin cianin’ come diciamo a Genova. 

Ho nel cuore il ricordo delle 43 vittime, chi ha demolito il ponte, chi lo sta costruendo e tutti i cittadini genovesi che vivono intorno al ponte, che soffrono un disagio per un cantiere che non si ferma mai e che tra qualche mese riunirà le due valli. 

Lavoriamo 24 ore su 24, sette giorni su sette, le cose vanno avanti secondo i programmi e di questo sono assolutamente contento. La città sta rispondendo benissimo, siamo esattamente sul percorso indicato e che sta dando i suoi frutti.

Voglio ringraziare e lo farò anche nel discorso ufficiale quelli che vivono intorno al ponte che maggiormente soffrono i disagi per questa costruzione.

Siamo contenti di avere qui i più alti rappresentanti del Governo.

Se lo avete notato questa è la cravatta (con inciso “Femmo torna Zena superba”, facciamo tornare Genova superba ndr) che metto sempre nei momenti importanti anche perché vuole mandare un messaggio chiaro cioè che Genova aspira a diventare una delle città più importanti in Europa“.

Foto Ansa

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