AFRAGOLA – Di nuovo momenti di tensione tra legislativo e il sindaco Grillo. Le cose non vanno affatto come tutti vogliono. Il sindaco vira da un lato e i consiglieri cambiano rotta dall’altra. Non c’è armonia e non c’è un’unità di intenti. Intanto la città è ferma al palo da sempre e della programmazione di un’agenda politica degna di essere chiamata tale neanche l’ombra. Di chi è la colpa? Non sempre stare al comando di un gruppo eterogeneo è sinonimo di vanto.
L’accusa che riceve il sindaco più grave la riceve dal Consigliere Boemio che stanco, secondo lui, di dover solo ratificare scelte calate dall’alto dal primo cittadino, accusa la fascia tricolore di personalità autoritaria. Il caso scoppia all’indomani della notizia che un capo all’ordine del giorno dell’ultima giunta doveva essere l’approvazione dell’istituzione del Premio “Ruggiero il Normanno” – storica kermesse organizzata dal compianto Luigi Grillo padre dell’attuale sindaco – per la modica cifra di € 75.000,00.
Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo il Consigliere Boemio si è sfogato all’interno della chat Whatsapp dei consiglieri di maggioranza, riferendo di essersi stancato di essere considerato un mero ratificatore e che il primo cittadino doveva ricordarsi bene di essere il sindaco di una città e non il Presidente della Pro Loco.
Evidentemente la mancata risposta da parte del dirigente Chiauzzi alla lettera del sindaco, avrà fatto credere al primo cittadino che aveva ragione la Segretaria comunale e che in realtà Afragola non navighi in pessime acque e possa permettersi una delibera da €75.000,00. Fatto sta che la tensione tra “Campania Libera” ed il sindaco è alta, tanto è vero che alla riunione di giunta era assente Cristina Acri come volere del gruppo. Ma le tensioni non finiscono qui.
È dal 6 agosto che ad Afragola non si effettua un Consiglio Comunale. Le interrogazioni consiliari aumentano e sono tutte stipate nell’ufficio del Presidente del Consiglio. L’opposizione pressa per avere un confronto in aula ma sono due mesi che grida a vuoto, al punto tale da essere decisa a scrivere al Prefetto per sollecitare l’Assise pubblica. Intanto dopo tanti solleciti, finalmente si è deciso di fissare un appuntamento per effettuare la riunione dei capigruppo, quella che precede ogni Consiglio Comunale. La riunione è andata deserta. Nessuno dei consiglieri di maggioranza si è presentato.
Da indiscrezioni sempre raccolte in esclusiva dalla nostra testata, pare che a monte della diserzione della conferenza ci sia un’alterco tra il sindaco e il Presidente del Consiglio Tommaso Bassolino. Quest’ultimo in merito ad una vicenda non del tutto chiara ha posto in essere una motivazione basata sulla buona educazione e il rispetto dei ruoli.
Insomma a poche settimane dal ritiro delle dimissioni da parte del sindaco il quadro non è cambiato. Le posizioni restano lontane e con esse gli interessi. La città è sempre più ferma e a pagare le spese è sempre il cittadino che non solo non vede avanzare la propria comunità ma deve anche leggere e sapere di beghe da bambini alle elementari.