L’ex Premier Romano Prodi, intervistato da La Repubblica, ha parlato del momento che sta attraversando l’Italia, soffermandosi in particolare sulla scelta di Matteo Renzi di abbandonare il PD e fondare un nuovo partito, Italia Viva:
“I partiti di un ‘uomo solo’ sono una tragedia compreso quello di Matteo Renzi, Italia Viva, che ha un bellissimo nome. Un mio amico lo propose per uno yogurt forse per i fermenti vivi. Il problema è che lo yogurt ha una scadenza ravvicinata e questo per un partito può essere un problema.
I partiti personali funzionano la prima volta e ripeterli crea problemi. La pensavo così anche quando il gruppo di Pier Luigi Bersani ha lasciato, temporaneamente, i Democratici.
L’addio di Renzi è assolutamente prevedibile, ma inspiegabile nei tempi. Nei partiti è obbligatorio saper stare in minoranza e confrontarsi continuamente nelle sedi appropriate anche quando si perde.
Renzi ha invece scelto la strada solitaria ma, in un periodo in cui il personalismo è una tendenza mondiale, la sua esasperazione rischia di sfiorare il ridicolo.
Un programma che potrei usare anch’io che ho compiuto 80 anni perché va bene sempre, per tutti. E non dice niente.
Il Pd ha un futuro se ritrova un’anima di sinistra e riformista. E dovrebbe presentarsi con un solo punto all’ordine del giorno: lotta spietata, organica e di lungo periodo all’evasione.
L’Italia ha oltre 100 miliardi di evasione, recuperandone anche solo la metà risolveremmo tutti i problemi del Paese perché avremmo i mezzi per riportare giustizia e offrire opportunità vere ai giovani.
Con i soldi recuperati ci si può dedicare alla scuola e alla sanità, si possono ridurre le ingiustizie, sveltire la burocrazia… tutto quello su cui riflette chi ama il Paese.
Senza i mezzi per fare, si illude il Paese e l’Italia non guarirà mai”.