La Corte dei Conti della Lombardia ha condannato in solido l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, gli ex vertici della Fondazione Maugeri, Umberto Maugeri e Costantino Passerino, la Fondazione stessa, il presunto faccendiere Pierangelo Daccò e l’ex assessore Antonio Simone, al risarcimento di un danno erariale di quasi 47,5 milioni per il caso Maugeri a favore della Regione Lombardia.
I sequestri già effettuati, tra cui vitalizi e pensione dell’ex Governatore, sono stati convertiti in pignoramento.
I giudici contabili hanno parzialmente accolto la domanda della Procura della Corte dei Conti, limitando la condanna ad un importo minore di quello richiesto e dichiarando il difetto di giurisdizione nei confronti di uno dei soggetti convenuti, ma ha sostanzialmente riconosciuto la fondatezza dell’impianto accusatorio, accertando l’esistenza di un complesso sistema illecito e di una rete di società italiane ed estere costituenti il tramite per drenare elevati importi di denaro, erogati alla Fondazione Maugeri dalla Regione Lombardia a titolo di remunerazione delle cosiddette funzioni non tariffabili sanitarie.