CAIVANO – La politica caivanese non vuole sporcarsi le mani. Stamattina al raduno organizzato dall’Ufficio Ambiente per la raccolta volontaria degli pneumatici abbandonati nei terreni periferici erano presenti tutte le categorie. Ambientalisti, volontari, attivisti e giornalisti, l’unico esponente politico presente era Antonio Angelino che da solo non fa testo, non era lì assolutamente per rappresentare la classe dirigente caivanese.
Caivano non è solo ecoballe, non è solo denuncia attraverso social o mettendosi davanti alle telecamere. Fare attivismo ambientalista sul territorio costa denaro, impegno e fatica e il sottoscritto ne sa qualcosa. Ovviamente per chi è allergico agli ultimi due valori anche avere denaro conta poco. E così la classe dirigente caivanese si dimostra allergica alle fatiche. I colli inamidati non possono sporcarsi le mani, così come i personaggi pubblici in casula. Guai a chinarsi in prima persona e sporcarsi le mani. È più comodo avere un branco di pecore con cui parlare. Lo scroscio degli applausi è più gratificante della puzza di gomma.
Intanto, sempre gli stessi, i fessi, coloro che davvero tengono al bene pubblico si precipitano sul posto e cercano di evitare il peggio. Menomale che esistono di persone così, menomale che su questo martoriato territorio c’è ancora chi ci crede e chi non ha perso le speranze. Onore a loro.