Resta sintonizzato

Napoli

NAPOLI, commissione Politiche per la casa: Assicurare alloggi alle donne vittime di violenza

Pubblicato

il

È ripresa, nella commissione Politiche per la casa, presieduta da Vincenzo Solombrino, la trattazione della tematica dell’assegnazione di alloggi alle donne vittime di violenza. Un ordine del giorno proposto dalla consigliera Laura Bismuto (Dema) era stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta di aprile sul Bilancio. In questi mesi l’argomento è stato oggetto di approfondimenti delle commissioni consiliari coinvolte, alla luce soprattutto della necessità di introdurre il tema nel nuovo regolamento regionale sull’edilizia residenziale pubblica, in corso di elaborazione.

All’incontro odierno hanno partecipato l’assessora ai Giovani e al Patrimonio, Alessandra Clemente, l’assessora alla Coesione sociale, Laura Marmorale, la delegata del Sindaco alle Pari opportunità, Simonetta Marino, e Alfonso Sperandeo dello staff dell’assessorato alle Politiche per la casa.

La riunione è stata anche l’occasione per l’annuncio di importanti novità nel campo della prima accoglienza per le donne vittime di violenza, svolta dai Centri Antiviolenza, e dei progetti del Pon Città Metropolitane per l’inclusione sociale.

Riguardo il patrimonio comunale, l’assessora Clemente ha dato conto del lavoro svolto in collaborazione con l’assessora alle Politiche per la Casa, Monica Buonanno, per individuare strutture con vocazione residenziale che possano essere affidate alla costituenda Agenzia Sociale per la Casa; è possibile recuperare il progetto esecutivo per l’utilizzazione di alcuni plessi scolastici nella zona Est, ma occorre apportare variazioni perché, nel frattempo, l’area è stata inserita nella zona rossa del rischio vulcanico.

Sulla possibilità che alcuni alloggi dell’edilizia residenziale pubblica possano essere destinati alle vittime di violenza familiare, così come l’ordine del giorno del Consiglio auspicava, Alfonso Sperandeo ha assicurato un nuovo intervento dell’assessora Buonanno, nell’incontro programmato a breve con il vice presidente della Giunta Regionale, per risollecitare l’inserimento, nel redigendo regolamento regionale in materia, dei Comuni capoluogo nell’Osservatorio regionale sull’edilizia residenziale e la possibilità di destinare alle vittime di violenza una quota tra quelle destinate alle emergenze abitative dei Comuni.

Sono in corso, ha comunicato l’assessora Marmorale, le procedure per l’attivazione dei progetti finanziati dal Pon Metro. Tra questi, quello dell’Agenzia Sociale per la Casa, che fornisce un servizio in favore dei nuclei familiari in particolari condizioni di disagio abitativo. È stato inoltre firmato ieri il contratto con il consorzio, individuato con bando, che affiancherà il Comune nella realizzazione del progetto “Semi(di)Autonomia”, che risponde alla necessità di veicolare e orientare le donne nella creazione di legami sani e relazioni equilibrate, dopo le dimissioni dalle case di accoglienza per donne maltrattate.

Un’attenzione particolare deve essere riservata al tema dei percorsi di autonomia abitativa e economica che devono essere attivati per le donne vittime di violenza una volta uscite dai centri di prima accoglienza. I Centri Antiviolenza, infatti, come ha precisato Simona Marino, delegata del Sindaco in materia di Pari opportunità, sono strutture che provvisoriamente sostengono le donne in un percorso che comunque deve continuare verso l’autonomia anche stanziale, come avviene in altre regioni che favoriscono la coabitazione tra due o più donne fornendo sostegno per l’orientamento lavorativo. Importanti i passi avanti fatti per i Centri Antiviolenza del Comune, che può ora contare su 5 Centri e 5 Sportelli; la novità importante è che anche gli altri 4 Centri che affiancano quello centrale di Via Concezione a Montecalvario siano stati accreditati sulla piattaforma regionale, il che consentirà di accedere ai fondi regionali nella prospettiva anche di aumentare l’offerta da parte del Comune per un servizio di prima accoglienza delle vittime di violenza. Una richiesta che purtroppo sta aumentando sempre di più.

Cronaca

Truffe ad anziani in tutto il Sud Italia, sgominata la centrale dei “finti carabinieri”

Pubblicato

il

Maxi operazione dei Carabinieri nel cuore di Napoli, dove i militari del Comando provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei colleghi partenopei, hanno sgominato una ‘centrale delle truffe’, con base operativa nei pressi di Porta San Gennaro, ma che operava in tutto il Sud Italia.

L’operazione è stata avviata dai Carabinieri di Reggio Calabria grazie a una segnalazione su una truffa avvenuta lo scorso maggio a San Giorgio Morgeto, piccolo centro della provincia di Reggio Calabria. Nei guai due pregiudicati che, utilizzando l’ormai consueto metodo del ‘falso carabiniere’, avevano raggirato un’anziana signora, invalida al 100%, convincendola a consegnare tutti i gioielli che custodiva in casa.

Per persuaderla, avevano inscenato un falso incidente stradale in cui sarebbe stato coinvolto il nipote, e avevano richiesto una finta cauzione per evitare l’arresto del giovane. Spaventata e preoccupata per il nipote, la donna ha ceduto i suoi preziosi, ricordi di una vita, per un valore stimato superiore ai 40mila euro.

Continua a leggere

Cronaca

Droga e telefonini in carcere, beccati i corrieri

Pubblicato

il

Stamane è in corso un’operazione della Polizia a Napoli, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo, su richiesta dalla Procura. Quindi sono 12 le persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati associativi di traffico di droga e l’accesso indebito di cellulari per i detenuti. I reati scoperti sono aggravati dal metodo mafioso.

Lo scorso settembre il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha tenuto una conferenza stampa in seguito al blitz contro i clan casertani. “I detenuti continuano a comunicare dal carcere, a mandare video di feste e compleanni, riescono a comunicare tra di loro e quando ho proposto di comprare i jammer almeno nelle carceri di alta sicurezza, non sono stato ascoltato, mi hanno detto che fanno male alla salute“. Gli jammer sono inibitori di segnale che costano ognuno 60mila euro.

Mi è stato detto – ha aggiunto il magistrato calabrese – che la penitenziaria deve comunicare con il telefonino, mi risulta invece che c’è un telefono con il filo per chiamare i superiori e gli uffici. Non avendo preso provvedimento seri, per ora vengono usati in alcune carceri l’inibizione dei droni anche se poi nella realtà sono già stati usate anche delle contromisure per inibire gli inibitori di droni“.

Continua a leggere

Cronaca

“Renà non mi lasciare”, le ultime parole di Arcangelo Correra

Pubblicato

il

Prima di perdere i sensi avrebbe detto “Renà non mi lasciare”, Arcangelo Correra, il 18enne morto sabato scorso in ospedale dopo essere stato ferito a morte alla testa da un colpo di pistola esploso dall’amico Renato Caiafa di 18 anni che, a suo dire, stava maneggiando una pistola trovata poco prima sulla ruota di una macchina parcheggiata.
Il giovane ha voluto riferire la circostanza stamattina nel corso dell’udienza di convalida del fermo emesso dalla Procura di Napoli (pm Capasso) e notificato dalla Polizia di Stato; fermo che poco fa il gip non ha convalidato disponendo comunque la detenzione in carcere per l’indagato.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy