Prelevato dal proprio negozio e condotto all’interno di un deposito di materiale edile al cospetto di personaggi di spicco di una consorteria camorristica per ‘ricordargli’ di far fronte al debito vantato dai malavitosi.
È uno degli episodi dell’inchiesta su racket e camorra che ha portato i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (Napoli) ad eseguire nel territorio di Marano, a nord di Napoli, e nelle zone limitrofe, un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura partenopea.
Sono 7 gli indagati, di cui 6 in carcere e uno agli arresti domiciliari, tutti ritenuti affiliati al clan Orlando-Polverino-Nuvoletta e accusati, a vario titolo, di estorsione e tentata estorsione aggravate dalle finalità mafiose.
In un caso, peraltro, si è accertato che le vittime, per aderire alle richieste estorsive, avessero persino avviato le procedure per la vendita di un locale di loro proprietà.
(ANSA)