CAIVANO – Chi rassicurava la cittadinanza sulla lotta alle nuove ecoballe che arriveranno nella zona ASI di Pascarola, evidentemente non conosce la legge ed è a digiuno di politica perché non ha previsto o semplicemente non ha voluto comunicare che per motivi contigibili ed urgenti il Presidente di Città Metropolitana Luigi De Magistris poteva firmare delle ordinanze che andavano in deroga anche ai pareri degli Organi tecnici e tecnico-sanitari locali. A parte il fatto che ARPAC ha dato parere positivo e su cui documento appare anche la firma del Responsabile ASL Napoli2nord Dott. Pecoraro, lo stesso ente che dichiarò inagibili le aree della Pontin srl.
E così è stato. Ieri il sindaco di Napoli ha posto la sua firma sull’ordinanza che di fatto autorizza il deposito temporaneo, fino a 120 gironi, delle ecoballe sul territorio caivanese. Nello specifico all’interno dell’Ex Igica proprietà della Pontin srl appartenente al gruppo Di Gennaro e anche nell’area 3 di proprietà della Di Gennaro SpA posta sotto sequestro giudiziario per l’incendio avvenuto il 25 Luglio 2018.
Senza contare, così come recita l’ordinanza allegata, che la stessa può essere reiterata fino a 18 mesi e l’Italia si sa è il Paese delle proroghe.
Ancora una volta a perdere è la cittadinanza caivanese che contro il proprio volere è costretta a subire le decisioni calate dall’alto e ospitare, oltre lo stir e le ecoballe del 2003, anche le 15 mila tonnellate di ecoballe derivanti dallo stop del termovalorizzatore.
Se non ci fosse nell’aria già odore di Campagna elettorale, forse i caivanesi non avrebbero dovuto neanche sorbirsi tutti i tentativi andati a vuoto dei vari addetti ai lavori che nel frattempo si sono erti a salvatori della patria.
Addirittura c’è stato chi, nell’euforia di sentirsi già vincitore di questa battaglia, ha consumato qualche telefonata amichevole, presentandosi – scherzando – come il futuro sindaco di Caivano.
Ebbene sì miei cari caivanesi, il livello di quella che è e dovrà essere la classe dirigente sul territorio è questo. Siamo ancora ai tempi in cui i politici credono di essere una spanna sopra i semplici cittadini e di prenderli in giro come e quando vogliono.
Fino a quando la politica è praticata per ambizioni e/o interessi personali questa città non avrà motivo di risalire la china. Ecco perché i cittadini, nel maggio prossimo, devono saper centellinare le proprie scelte.
Intanto aspettiamo l’arrivo delle ecoballe e già c’è chi si sta promuovendo a sentinella di turno. Non c’è più religione. A Caivano, stavolta, si è toccando davvero il fondo.