Ambiente

CAIVANO. Questione ecoballe. Emione fuori dal coro propone un Comitato di vigilanza ambientale

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CAIVANO – Sulla questione ambientale che sta vedendo protagonista l’ultima città a nord di Napoli si è espresso anche il leader di “Liberi Cittadini”.

Il pensiero di Francesco Emione va oltre, egli dichiara che le proteste fine a se stesse non hanno mai raggiunto il traguardo sperato. E come dargli torto. Gli abitanti di queste zone, in questo periodo dell’anno hanno sempre organizzato sfilate e passerelle ma sono sempre conviventi degli stessi problemi.

Emione non ha la medicina adatta ma propone una sua idea, almeno è il primo che decide di mettere sul piano una soluzione alternativa alle solite idee di protesta, passeggiata pacifica, fiaccolata e chi più ne ha più ne metta.

L’ex consigliere propone un tavolo di studio sulla materia ambientale, Comitato di vigilanza ambientale lo chiama, ma da quello che scrive attraverso la propria fanpage, non si tratterebbe di vigilanza fisica a mo’ di guardia ambientale od osservatori civici, ma una vigilanza delle istituzioni. Il famoso “fiato sul collo” tanto decantato e poi dimenticato dai grillini, per intenderci.

Secondo il leader rossoblu, i cittadini caivanesi devono saper informarsi per poi divulgare le proprie conoscenze su tutto il territorio caivanese. Insomma informarsi per informare, questa è la cura che ha in mente Emione, almeno per ovviare alle sorprese come quella dello stoccaggio di 15mila tonnellate di ecoballe.

Sapranno i caivanesi accogliere l’invito o la proposta avanzata da Francesco Emione? Una proposta che va al di là degli steccati ideologici, anche perché il Comitato dovrà essere formato sul territorio al solo scopo di decidere cosa fare in base alle varie iniziative che gli organi sovracomunali decidono ai danni del territorio caivanese.

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