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BACOLI. Scontro tra gommoni nel Golfo, un ferito grave

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Scontro tra gommoni al largo di Bacoli dopo la festa di Sant’Anna: un ferito grave, i responsabili scappano via senza prestargli soccorso.

Verdi: “Inciviltà e atteggiamenti pericolosi tra i diportisti, alcuni fanno addirittura a gara tra le acque del golfo. Serve tolleranza zero contro gli incoscienti

Il caso dello scontro tra gommoni che si è consumato al largo di Bacoli nella notte dopo la festa di Sant’Anna a Ischia ripropone il tema della sicurezza in mare. In questo caso i responsabili dell’impatto, che ha provocato un ferito grave sull’imbarcazione colpita, sarebbero fuggiti via senza prestare soccorso. Purtroppo inciviltà e atteggiamenti pericolosi non caratterizzano solo gli automobilisti ma anche i diportisti. Troppo spesso le imbarcazioni vengono condotte da incoscienti che non possiedono conoscenze nautiche ma si comportano ugualmente in maniera spericolata. Addirittura in alcuni casi si misurano in vere e proprie gare di velocità, anche durante le ore notturne quando la visibilità è molto ridotta”.

Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il commissario del Sole che Ride per l’isola d’Ischia Mariarosaria Urraro.

La Guardia Costiera e le forze dell’ordine hanno a che fare con una mole enorme di imbarcazioni che si muovono durante il weekend. Secondo quanto riportato dall’edizione di martedì de “Il Mattino” il golfo di Napoli è secondo solo alla rada di Hong Kong per numero di natanti in mare. I tutori dell’ordine in mare compiono un grande lavoro ma gli chiediamo tolleranza zero nei confronti di qualsiasi comportamento contrario alle regole. Il mare deve essere un luogo sicuro e non una zona franca dove ognuno può dare sfogo agli istinti più sconsiderati e immaturi”.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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