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AFRAGOLA. Caso INPS. Grillo: “Le indiscrezioni non le considero. Le cose vanno fatte con metodo”

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AFRAGOLA – Nuovo caso spinoso per il primo cittadino afragolese, ma anche questo, così come quello degli immobili abusivi, si sapeva che, primo o poi, avrebbe presentato il conto.

Dopo un anno di amministrazione diventa quasi normale, se non obbligatorio, dare risposte esaustive su temi molto cari alla cittadinanza. La questione che tiene banco in città già da diverso tempo e quella dell’Inps e dell’immobile antistante la struttura del Lu.mo. struttura quest’ultima, assegnata ad un concessionario per mille euro al mese.

Le alte cariche dell’Inps fanno sapere al primo cittadino afragolese che il sindaco di Frattamaggiore Marco Antonio Del Prete ha ufficializzato la proposta per un immobile in uso comodato sul suo territorio e che con un’offerta equiparabile l’ente previdenziale preferirebbe restare ad Afragola. Fino ad oggi, l’unico immobile di proprietà del Comune, immediatamente usufruibile resta l’ex Tribunale ubicato nel Rione Salicelle. Struttura, tra l’altro già offerta dal sindaco Grillo all’Inps e rifiutata dagli organi centrali dell’Inps di Roma perché inadeguata per la propria utenza. Allora che si fa? La proposta avanzata dall’ex Consigliere Vincenzo Concas al margine di un evento organizzato all’interno della biblioteca comunale, alcuni mesi fa, dall’associazione VAS era quella di riprendersi in dote l’immobile antistante il Lu.mo. e cederlo con un canone modesto all’Inps di Afragola. Ma il Lu.Mo. non è più nelle mani della città di Afragola. Grazie o per colpa dell’amministrazione Tuccillo quella struttura, grazie ai fondi “+Europa” è stata ammodernata e assegnata ad un’associazione che come da regolamento del finanziamento doveva espletare attività sportive, ricreative e socio-culturali.

Insomma. Tutto contro la proposta di Concas. Apparentemente non ci sia nulla che possa permettere l’Inps di entrare in quella struttura. Ma la gente non ci sta. Gli afragolesi chiedono a gran voce che l’Inps non debba andare via da Afragola. Allora che si fa? Grazie alle pressioni continue del Concas e alla mediazione di un tipo risoluto e moderato come il sindaco Grillo si riesce ad ottenere un incontro efficace con il concessionario del Lu.mo. che con molta intelligenza riesce a capire la difficoltà dell’argomento e in quell’occasione si rende disponibile a cedere quell’immobile col patto che non ci si introducano attività concorrenti alla sua e che siano trasferiti solo ed esclusivamente uffici di pubblica utilità. Ma non è tutto semplice. Andiamo per gradi.

Da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, ma anche da quello che si è potuto leggere dai manifesti affissi in città dall’ex Consigliere Concas, su quell’immobile del Lu.Mo. pare ci siano alcuni Consiglieri che vorrebbero metterci le mani, impedire il trasloco dell’Inps e usare quei locali per scopi propri con associazioni amiche. Tutto chiaro e nessuno può dirci che tali affermazioni non siano veritiere ma la verità come al solito si trova sempre nel mezzo e ad oggi diciamo che la situazione si trova in un limbo dal quale è ancora difficile trarre delle conclusioni e per saperne di più abbiamo contattato il sindaco Grillo che davanti ai nostri taccuini ha dichiarato: “Quella del Lu.Mo. è una struttura che è costata agli afragolesi tre milioni e mezzo di euro e la nostra priorità, terminati i lavori di riqualificazione, è stata quella di evitare atti vandalici nel periodo in cui si doveva procedere all’affidamento e così abbiamo chiesto l’incontro col vincitore del bando per portare a termine l’iter burocratico. Nel frattempo, sempre per evitare atti vandalici, abbiamo previsto un servizio di vigilanza privata per il periodo nel quale la struttura restasse ancora sotto la responsabilità dell’ente afragolese.

Durante l’incontro avuto col concessionario per pianificare i metodi di insediamento, personalmente ho fatto presente la questione dell’Inps legata al Lu.Mo. che si stava sollevando in città, facendogli capire quanto fosse deleterio, anche per la sua attività, insediarsi in una città dove la maggior parte dei cittadini lo potessero vedere come colui che ha preso il posto dell’Inps ad Afragola. Devo dire che dall’altro lato si è mostrata subito l’apertura di questi, tanto è vero che in via del tutto verbale, in linea di massima, egli si è mostrato molto disponibile a cedere l’immobile antistante il Lu.Mo. Ma da qui a dire che domani faremo insediare l’Inps in quell’immobile ce ne vuole.

Per prima cosa – continua il sindaco – la disponibilità dell’imprenditore concessionario è stata resa verbalmente. Ora bisogna mettere nero su bianco e come in ogni contrattazione, si sa, i tempi non sono mai brevi. Un primo incontro, a dire la verità, ci è stato tra il loro legale, Avv. Parisi e la nostra dirigente Dott.ssa Balsamo, dove il concessionario ha presentato le sue richieste in cambio della cessione dell’immobile al Comune di Afragola. Ovviamente richieste che restano al vaglio di quest’amministrazione. Ma non è solo questo a rallentare i tempi. Non dimentichiamo che la riqualificazione di tale struttura è stata possibile grazie ad un regolamento ben preciso, quello che recita che le strutture finali dovevano essere destinate ad attività ludiche, sportive e socio culturali, ambiti totalmente estranei a quello che è la destinazione d’uso che portano in dote uffici come quelli dell’Inps. Quindi, una volta valutata la possibilità di accontentare il concessionario nelle sue richieste, bisogna prima comprendere se è possibile o meno cambiare destinazione d’uso all’immobile del Lu.Mo. senza che ci siano ripercussioni giudiziarie per l’ente o per l’amministrazione.

Intanto, così come comunicato illo tempore al Dirigente dell’Inps Bafundi, il Comune di Afragola mette a disposizione i locali dell’ex Tribunale alle Salicelle, anche in maniera temporanea. 

Purtroppo le indiscrezioni che circolano – conclude il primo cittadino – sono forse cose montate ad arte, perché capisco che il problema lo si voglia risolvere in fretta, ma questi metodi non mi appartengono. Io mi ritengo da sempre un uomo del fare e il fare va fatto con metodo e con i tempi giusti. Non mi faccio prendere dalle pressioni e io, insieme alla mia amministrazione, andiamo dritti per la nostra strada sempre e unicamente nell’interesse pubblico e nella tutela delle leggi e dell’amministrazione tutta”.

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