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Casavatore

CASAVATORE – Fuori in 48 ore

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CASAVATORE – Si assiste ormai alle ultime battute di questa campagna elettorale particolarmente accesa, per non dire avvelenata, improntata ad un gossip feroce ed alle offese personali, in un confronto testa a testa che assume sempre più i contorni di una guerra tra bande. I temi, come sempre, totalmente assenti dalla competizione, rigorosamente celati in programmi elettorali nei quali non si trova traccia di una reale programmazione in merito ad interventi a favore delle categorie più deboli, non si individua una visione precisa del futuro del Paese, che vive ancora in un recinto di cemento ed infrastrutture assenti. Dal canto loro, le opposizioni promettono controlli puntuali sull’assegnazione di incarichi e nomine, che sveleranno le reali intenzioni di tutti i “supporters” esterni. Dalla Giunta ai dirigenti d’area, passando per il consorzio cimiteriale, sarà interessante analizzare i criteri e le dinamiche che ne caratterizzeranno la gestione. Intanto nel Paese fanno la loro comparsa, impunemente disseminati su di un territorio già massacrato da una scarsa manutenzione, in barba ad ogni regola di buon senso, oltre ai costosi veicoli pubblicitari con imponenti messaggi che non invitano certo ad un giudizio sereno, migliaia di volantini gialli forieri di una presunta indignazione, che sembrano fare il verso e scimmiottare, in evidente risposta, i fin troppo vistosi manifesti che qualche giorno fa dileggiavano con l’utilizzo di nomignoli eletti e supporters della lista “nemica”. Termine utilizzato non a caso, considerata la violenza verbale degli attacchi che si possono rilevare finanche sui social, tra finti dibattiti organizzati ad hoc per coprire di insulti l’avversario e reali confronti nei quali si palesa la totale assenza di spessore (e il fallimento totale della formazione scolastica, aggiungerei) di alcuni personaggi. Si rileva, anche in tali dinamiche, la totale assenza di fantasia e di senso creativo, che non lascia certo ben sperare una volta completato l’insediamento della futura classe dirigente. La metodica è noiosamente la stessa: denigrare l’avversario per spostare l’attenzione su problematiche che nulla hanno a che vedere con le necessità degli elettori, ai quali non rimane altro che incrociare le dita e sperare. Ancora 48 ore: passeranno in fretta.

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Aversa

Stragi sul lavoro, operaio 49enne di Casavatore trovato morto con vistoso trauma cranico

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Un operaio, di 49 anni, è morto in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Carinaro, al confine con Aversa, nel Casertano.

E’ accaduto nell’area di una ditta attiva nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici. Il suo corpo presentava un vistoso trauma cranico, forse conseguenza dell’impatto della testa con l’asfalto, dopo un volo di diversi metri.
Dubbi però sulla dinamica, in mancanza di testimoni diretti.

Giunti i soccorsi, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.

Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunti poi carabinieri e ispettori del lavoro. La salma si trova adesso presso l’istituto di mecidina legale di Giugliano, in attesa dell’eventuale autopsia.

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Casavatore

Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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Casavatore

CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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