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POLITICA

Il futuro della Lega in Campania “supera” l’ennesimo inciucio. Ecco cosa emerge (veramente) dal voto europeo

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L’ennesimo “cappio” del governo gialloverde rischia di frantumare la tenuta del governo. L’ultima barzelletta legata alla conferenza stampa del premier Conte e all’emendamento “bloccacantieri” è l’antipasto al voto anticipato. Che piaccia o no. La chiamata alle urne sembra cosa fatta. O quasi. Le querelle degli ultimi giorno non sono altro che le scorie del voto europeo. Dal quale emerge un dato politico schiacciante. Senza se e senza ma. L’ascesa della Lega al Sud, con percentuali quasi miracolose se si pensa allo scenario di un anno e mezzo fa, rappresenta la fase ultima che precede il radicamento sui territori. In altre parole, una prateria che attende la coltivazione. Arriviamo in Campania. Parlano i numeri. Qui la Lega ha ottenuto risultati importanti nelle 5 province pur disponendo di candidati “estranei” al dibattito nazionale.

Entriamo nei dettagli. Nella provincia di Avellino il partito ottiene il 22% dei consensi piazzandosi alle spalle del capofila M5S. A Benevento addirittura si piazza al primo posto attestandosi intorno al 27%. In Terra di Lavoro si attesta al 23% disponendo del neo europarlamentare Valentino Grant, banchiere originario di Casagiove. In provincia di Salerno, in piena terra deluchiana, la Lega incassa, anche grazie al risultato di Lucia Vuolo, un buon 24% piazzandosi davanti al Pd e dietro al M5S. La nota stonata arriva dalla provincia napoletana. Rispetto al trend registrato negli altri territori, il partito ottiene un misero 13%. Dietro al M5S e al Pd. Dieci punti percentuali rispetto alla media. Un tonfo clamoroso. Un fallimento scientifico che può e deve far riflettere i vertici nazionali. Un serio ripensamento dei capi campani quasi obbligato con l’obiettivo di creare una classe dirigente sana che al Carroccio del Sud serve come il pane. Possibilmente con un ‘opera di “democristianizzazione” dei parametri leghisti duri e puri. Ovvero un’onda moderata e senza populismi spiccioli. Ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni. Torniamo a noi. Gli scranni conquistati a Bruxelles sono frutto, in larga parte, dell’azione politica (e comunicativa) di Matteo Salvini.

Un “ciclone” di cui hanno beneficiato gli eletti al Parlamento Europeo. Un nuovo corso da cui ripartire inaugurato dal leader milanese. Un’inversione di tendenza indispensabile affinché il Carroccio si affermi nel Meridione. Con l’intento di mettere in campo una discontinuità che rompa il “teorema” incentrato sui litigi ridicoli fra Pina Castiello e Gianluca Cantalamessa. Inciuci buoni per il marciapiede che “uccidono” nella culla il vento nuovo in Campania. Il tandem CastielloCantalamessa negli ultimi giorni rischia di “inquinare”, anche a causa del magro risultato elettorale, l’ottimo lavoro svolto dal leader leghista. Il messaggio è fin troppo chiaro. Si “fotografa” l’assenza della politica anziché offrire la ricetta. La differenza è tutta qui. Il dato peggiora agli occhi di tutti se si considera la percentuale senza storia in provincia di Napoli. Su Napoli città stendiamo un velo pietoso. Ogni commento nobiliterebbe il disastro. Ma in provincia il dado è tratto. Pina Castiello è Sottosegretaria al Sud. Cantalamessa è coordinatore regionale. Sequino agli Enti Locali. Costoro avrebbero dovuto creare il valore aggiunto rispetto alla media degli altri territori. Ed invece nelle aree politiche di competenza la Lega ha registrato un crollo vertiginoso. Una vera e propria zavorra che impedisce la crescita del partito. Un vuoto siderale di argomenti oltre il vento in poppa. Anzi. Gli unici argomenti degni di nota degli autorevoli leghisti in terra campana arrivano dalle polemiche a mezzo stampa senza fine fra i responsabili del “tonfo napoletano”.

Castiello e Cantalamessa. Sempre e solo loro. Si invoca la classe dirigente ma ci si comporta da scolaretti al primo giorno di scuola. Niente di più, niente di meno. E fra una stoccata ed n’altra, si invoca da più parti l’ombra del commissariamento. Ipotesi di parte che non corrispondono alla linea romana. Almeno per ora. La Lega in Campania ha bisogno di una classe politica che detti una linea precisa con una struttura funzionale ad un partito vero e proprio. Altro che inciuci e beghe interne. Altro che discontinuità. Si rischia la peggiore continuità di un centrodestra visto e rivisto negli anni. Ai posteri l’ardua sentenza.

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POLITICA

Nomine Ue, il Pd: “Auguri a Raffaele Fitto, ma noi mai con i nazionalisti”

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Il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, nell’Aula della Camera ha augurato buon lavoro a Raffaele Fitto in Ue rimarcando al contempo che “nessuna apertura politica ci potrà essere per noi in quella commissione a nazionalismi in Ue”.

Provenzano ha quindi invitato ad un “approfondimento” politico su quanto affermato da Fitto, sostenendo che “i toni trionfalistici di Foti (il capogruppo di FdI alla Camera che aveva parlato di vittoria dell’Italia e di Meloni, ndr) sono “smentiti”.

“In audizione Fitto ha contraddetto tutte le posizioni politiche portate avanti da questa maggioranza” affermando “l’impegno a perseguire l’interesse europeo non solo secondo i trattati ma anche secondo le linee guida presentate a luglio da von der Leyen” per esempio nella “difesa del green deal da possibili arretramenti”, ha aggiunto.

“Nell augurare buon lavoro a Fitto con l’auspicio che” faccia “il commissario europeo” in modo “migliore” di come ha fatto “il ministro, ritengo che tutti insieme – e il Pd lo farà – dovremo impegnarci pertanto a provare a portare avanti un processo di integrazione”, ha affermato il dem. 

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Dal Mondo

Corte penale internazionale: mandato di arresto internazionale per Netanyahu per ‘crimini di guerra’

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La Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant nell’ambito della guerra a Gaza “per crimini contro l’umanità e crimini di guerra” commessi almeno dall’8 ottobre 2023 fino ad almeno il 20 maggio 2024, giorno in cui la Procura ha depositato le domande di mandato di arresto”, riferisce una nota parlando di “un attacco diffuso e sistematico contro la popolazione civile di Gaza”.

La Camera preliminare I della Corte penale internazionale “ha emesso all’unanimità un mandato di arresto per Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri, comunemente noto come Deif”, il capo militare di Hamas che Israele ritiene di aver ucciso in un bombardamento sulla Striscia di Gaza lo scorso luglio.

Lo si legge in una nota della Corte la quale spiega che, dopo ulteriori richieste di informazioni a Israele e Palestina, la Camera preliminare “non è in grado di stabilire se Deif sia stato ucciso e sia ancora in vita”. Pertanto, ha emesso il presente mandato d’arresto contro Deif “per presunti crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi sul territorio dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina almeno dal 7 ottobre 2023”. La nota ricorda inoltre che la Procura aveva chiesto anche l’arresto di “altri due importanti leader di Hamas, vale a dire Ismail Haniyeh e Yahya Sinwar”, ma le richieste sono state ritirate “dopo la conferma della loro morte”. “L’accusa – prosegue la nota – continua a indagare sui crimini nel conflitto in corso e prevede che verranno presentate ulteriori domande di mandato d’arresto”.

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Attualità

Il nuovo Codice della strada è legge: come cambiano regole e sanzioni

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Il nuovo Codice della Strada è legge. Entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Ma intanto il testo ottiene il via libera del Senato, dopo quello della Camera del 27 marzo scorso.

Cavallo di battaglia del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, il rinnovato CdS aggiorna le regole approvate nel 1992 con una serie di novità, che vanno dalla stretta alla guida sotto effetto di alcol e droghe a quella sull’uso dei telefoni in auto, passando per i nuovi limiti di velocità o ai neopatentati, ma non solo.

GUIDA IN STATO DI EBREZZA:
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l si riceve una sanzione tra 573 e 2170 euro, con la sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
– se il tasso alcolemico è compreso tra 0,8 e 1,5 g/l si è puniti con la doppia sanzione, detentiva e pecuniaria, con la sospensione della patente da 6 mesi a 1 anno.
– se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l la contravvenzione è punita con una sanzione detentiva e pecuniaria e sospensione della patente da 1 a 2 anni.

CELLULARI:
– la sanzione per chi guida con lo smartphone andrà da un minimo di 250 euro a un massimo di 1000 euro.
– la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiunge la decurtazione da 8 a 10 punti.
– mini sospensione automatica della patente per chi viene sorpreso al volante con lo smartphone in mano.

DROGHE, VELOCITÀ E ANIMALI:
– per chi risulterà positivo ai test anti-droga scatterà la revoca della patente e la sospensione di tre anni
– sanzione da 173 a 694 euro a chiunque superi di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità
– revoca e sospensione della patente da sei mesi ad un anno per chi abbandona gli animali in strada. Inoltre si rischiano fino a sette anni di carcere se questo causa un incidente con morti e feriti.

MONOPATTINI:
devono essere dotati di assicurazione, targa e frecce, ed è obbligatorio l’uso del casco. Inoltre, si potrà circolare con i monopattini solo sulle strade urbane con limiti sotto i 50 km/h e non più sulle piste ciclabili e nelle isole pedonali.

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