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Salvini e Di Maio tra il Governo e le Europee

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Luigi Di Maio è intervenuto a Radio Anch’io, mostrandosi dubbioso sulla Lega:

Io credo che parte della Lega abbia nostalgia dei governi con Berlusconi. La Lega chiede un voto per l’Europa o per la crisi di governo? Io sono per il governo, noi siamo stati leali e pensiamo alla fase 2 per rilanciare il ceto medio“.

La risposta del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è arrivata al programma ‘Mattino 5’ su Canale 5:

Lunedì non cambia niente al Governo perchè si vota per l’Europa. Se ci danno forza cambiamo l’Europa finalmente. In Italia non cambia nulla: anche se la Lega vincerà, come sembra, non chiedo un ministro o una poltrona in più. E spero che i toni si abbassino.

Non è all’ordine del giorno togliere gli 80 euro del Governo Renzi: io sono al Governo non per togliere ma per dare.

Ho dato la mia parola agli italiani e questo è il Governo che andrà avanti nei prossimi anni, non mi piacciono quelli che cambiano maglietta durante la partita pur di non andare a casa. Io sarò all’antica, ma la lealtà, la coerenza e la parola data valgono.

Litigi con i 5stelle? Conto che siano dettati dalla campagna elettorale. Un anno fa avevano più voti, ora di meno. Ma non ci sono alternative a questo Governo con giochini di Palazzo. 

Sarebbe un peccato perdere tempo: nel decreto sicurezza bis ci sono articoli contro la camorra, assunzioni per far eseguire le pene. Io sono pronto, mi aspetto la convocazione del Consiglio dei ministri. 

Non alzeremo l’Iva, sarebbe folle. La battaglia più importante per la Lega è il lavoro ed il lavoro lo aiuti se riduci le tasse. Mi auguro che nessuno ponga ostacoli a questo“.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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