Resta sintonizzato

Casoria

CASORIA. La vera partita alle elezioni del 26 Maggio si gioca tra Russo e Fuccio

Pubblicato

il

CASORIA – Non è il metodo ideale ma purtroppo, specie negli ultimi anni, è quello che ha sempre funzionato o quasi nei paesi a nord di Napoli, ovvero il metodo del carrozzone portavoti. Una coalizione di numerose liste tutte imbottite di personaggi politici che portano in dote centinaia di voti cadauno. Il classico metodo del tutti dentro per vincere è quello usato e strausato da Tommaso Casillo da sempre su Casoria, così, anche quest’anno non si è smentito e riuscendo a collezionare, fino all’ultimo giorno, anche l’ultimo portavoti forte sul territorio è riuscito a regalare a Raffaele Bene una coalizione che nella peggiore delle ipotesi lo porta ad un ballottaggio sicuro, anche se la tattica, vista la nomenclatura di ogni singola lista era quella della vittoria al primo turno, purtroppo il numero dei candidati sindaco, per la precisione sette, ha fatto propendere la previsione verso un sicuro ballottaggio che si terrà sul territorio di Casoria.

Assodato e dimostrato che quasi sicuramente Raffaele Bene sarà il primo tra i candidati sindaco a raggiungere il ballottaggio che, ricordiamolo si andrà a votare il prossimo 10 Giugno, resta da capire chi sarà il suo competitor in quest’altra fase elettorale.

Quasi scontato è il basso numero di voti – visto anche l’esiguo numero di candidati Consiglieri che li sostengono – che riusciranno a collezionare i tre candidati sindaco monolista ovvero Elena Vignati (M5S), Fabio Cristarelli (Sei di Casoria Se), Gianfranco Gagliardi (Articolo1) e Arcangelo Del Vecchio sostenuto dalle due civiche “Casoria Risorge” e “Uniti per Arpino”.

Questo quadro aumenta la possibilità che la vera sfida per diventare il vero competitor di Raffaele Bene al ballottaggio si disputi tra Pasquale Fuccio appoggiato dal PD e da altre quattro liste di centrosinistra e la candidata del centrodestra Angela Russo.

Pasquale Fuccio, finalmente libero dalle zavorre che lo hanno visto cadere nel dicembre scorso fila dritto per la sua idea di città insieme agli alleati che oggi lui ritiene fedeli, sotto lo slogan “Sindaco diverso nei Fatti” e quei pochi fatti – a dire il vero, per la maggior parte pochi non per colpa sua – sono diventati il must della sua campagna elettorale che da sindaco uscente, se è permesso il termine, in confronto ai suoi competitor, può vantare anche il “quanto fatto” sul territorio e da lì che il candidato del centrosinistra vorrebbe ripartire, con la consapevolezza che però, adesso, le sue idee non sarebbero ostacolate da chi in realtà era alla ricerca di interessi personali e clientelari.

Manco a farla apposta o forse si, per la tattica sopra descritta, oggi tutti quei politici che fino all’anno scorso hanno messo in seria difficoltà l’ex sindaco Fuccio e alla fine deciso di farlo cadere, ma per onor del vero, hanno anche consentito l’ascesa del sindaco dem, sono tutti confluiti nelle liste organizzate da Tommaso Casillo con candidato a sindaco l’avvocato Raffaele Bene. Qui il dato politico che esce fuori è molto importante, perché testimonia l’eterogeneità della coalizione e ci si domanda, il duo Casillo-Marrazzo (i due deus ex machina) della coalizione civica saranno più bravi di Fuccio nel saper trovare equilibri ed accontentare tutti in tempi celeri? Difficile se andiamo a vedere cosa succede nei Comuni amministrati da coalizioni eterogenee e per questo non ci dobbiamo neanche allontanare tanto.

Andiamo ad Afragola e vediamo che ad un anno dal voto, la città è ferma al palo e solo quindici giorni fa il sindaco ha nominato altri due elementi del proprio staff, senza nemmeno riuscirlo a completare nella sua interezza.

Insomma è risaputo che ci sono due metodi per mettere su una coalizione, il primo è quello per vincere e il secondo è quello per governare e non sempre il primo va d’accordo con il secondo e allora cosa serve realmente a Casoria?

Chi non ha preoccupazioni di sorta è la candidata di centrodestra Angela Russo che in questo caso gode di tutti i vantaggi del pronostico, anche perché è testimonial di un centrodestra finalmente unito sul territorio che ha trovato nell’avvocato napoletana la sintesi ideale per portare avanti le proprie idee. Angela Russo è la candidata che la gente vuole, almeno stando ai sondaggi nazionali: volto nuovo della politica, professionista seria e competente che si affaccia in politica per la prima volta, sicuramente con le intenzioni di fare bene alla città di Casoria. L’unica pecca, attualmente che appare dall’esterno è che un serio contributo alla causa del centrodestra lo stia dando maggiormente “Fratelli d’Italia” che grazie all’impegno del dirigente nazionale Luca Scancariello e del delegato provinciale Andrea Cavucci hanno messo su una bella lista corposa, mentre le altre appaiano abbastanza scarne e l’unica speranza per Angela Russo per diventare competitor al ballottaggio è quella che il centrodestra nazionale, visto che si vota anche per le elezioni europee, possa fare da traino anche a livello locale e quindi cercare di raddoppiare i voti del pronostico.

Continua a leggere
Pubblicità
Clicca per commentare

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Casoria

Casoria, l’ex Acciaieria del Sud inondata di rifiuti per decenni: si procederà al monitoraggio della falda acquifera per i prossimi due anni

Pubblicato

il

L’ex Acciaieria del Sud è un fabbrica ancora attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Una realtà storica del nostro territorio, sul territorio di Casoria, ma ai confini con Afragola.

Dopo oltre 40 anni di silenzio, ho riportato alla luce una storia che in tanti a Casoria avevano dimenticato, lasciando per decenni una montagna di rifiuti a cielo scoperto.

Vi racconto dalle pagine di questo giornale una questione avviata il 29 Aprile 2021 dal sottoscritto in qualità di Consigliere Comunale, che con protocollo n. 4411 scrivevo al comandante della Polizia Municipale per richiedere una immediata verifica dell’area posta sul retro della ex IMI SUD di via Diaz a Casoria ai confini con Afragola. Una fabbrica attiva e ben visibile anche dalla stazione di Casoria. Sul retro della fabbrica, soprattutto dal lato di via Mameli e via Pennasilico è ben visibile la presenza di scarti ed inerti in grande quantità, basterebbe verificare anche da Google Earth. La risposta che ho avuto dalla polizia municipale recitava “NON si riscontravano rifiuti stoccati e ne di altro genere”. Ovviamente la situazione, ben visibile a tutti coloro che decidono semplicemente di VEDERE, è ben diversa.

Mi chiesi non sarebbe il caso di prevedere una caratterizzazione di queste montagne di inerti presenti sul retro della struttura?

Non sarebbe il caso di verificare la proprietà delle aree e prevedere un ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi?

Possibile che in tanti anni nessuno abbia visto?

Possibile che anche dopo una nostra segnalazione nessuno abbia voluto vedere?

Ho provveduto poi a convocare una seduta della IV Commissione consiliare della quale ero Presidente, per il grave rischio salute, ho convocato in commissione il Comandante della Polizia Municipale, che dopo una delle mie pec, si era attivato a reperire la documentazione e ad un nuovo sopralluogo.

È emersa una storia davvero assurda, che troppi avevano voluto dimenticare a Casoria.

È emersa un ordinanza (n.38 del 13 febbraio 2001) dell’allora Sindaco De Rosa Giosuè (l’unico ad essersi attivato nel 2001, poi andato via non continuarono la sua azione), l’ordinanza intimava la rimozione di rifiuti, mai avvenuta.

Ma cosa ancora più grave è emersa una relazione del 2002 del Ministero dell’Ambiente e dei Noe dei Carabinieri, che parlano di ben 70.000 mq di rifiuti pericolosi per la salute dei nostri concittadini.

Non vogliamo in questa sede entrare nello specifico, nelle responsabilità, nelle omissioni ecc, ma ci interessava che immediatamente siano rimossi i rifiuti.

La relazione del Ministero dell’Ambiente, vecchia di oltre 20 anni poneva interrogativi e preoccupazioni notevoli.

Purtroppo fui costretto lo scorso anno, per dare seguito all’avvio della caratterizzazione dei rifiuti e alla conseguente rimozione, a presentare regolare denuncia, visti i tempi biblici e l’evidente rischio alla Salute.

Come sempre abbiamo fatto chiarezza fino alla fine su questa situazione, nell’interesse dell’ambiente della nostra città e della salute dei nostri concittadini.

A chi certamente vorrà strumentalizzare questo mio articolo contro l’Amministrazione della quale faccio parte, faccio notare che sempre, anche in questo caso, quando sono in gioco gli interessi dell’ambiente e della salute, non riconosco maggioranze ed opposizioni.

Sono certo che su questa situazione accenderemo i riflettori in modo da risolvere definitivamente il problema, ma allo stesso tempo resto sconcertato che se non eravamo intervenuti noi, in oltre 40 anni nessuno aveva risolto questa questione, estremamente dannosa per la salute dei nostri concittadini.

A seguito della mia denuncia si è attivato anche una conferenza dei servizi in Regione Campania, con Città Metropolitana, Comune, i proprietari, Arpac, Asl, ente idrico campano ed altri soggetti pubblici coinvolti.

Sono stato alle due sedute della Conferenza dei Servizi per l’approvazione della MISO (misure di prevenzione per la falda acquifera) e della Analisi di Rischio sito specifica dell’area posta nel complesso industriale di Casoria (NA) Via Diaz, 102 IMI SUD – IMMOBILGEST

Si sono tenuti in questi mesi le analisi della falda acquifera sotto l’area da bonificare e si è ora deciso di procedere per i prossimi due anni con l’Arpac ad un monitoraggio della falda acquifera e la predisposizione di un progetto operativo di BONIFICA dell’area di 42.000 mq. Su cui insistono i rifiuti.

Una VITTORIA in cui pochi credevano, e soprattutto in pochi ci hanno sostenuto!

La nostra caparbietà e determinazione ci ha portato a questo, ma è solo l’inizio.

Andiamo avanti con AZIONI CONCRETE ed ora seguirò direttamente la questione bonifica ALENIA e poi chiederemo approfondimenti su tutte le altre aree dismesse di Casoria, a partire dalla RESIA.


– Salvatore Iavarone, Consigliere Comunale di Casoria –

Continua a leggere

Casoria

Casoria, un topo nell’Istituto Comprensivo Moscati-Maglione

Pubblicato

il

“C’è un topo nella scuola”, è il messaggio che circola in queste ore nella chat whatsapp delle mamme dei bambini e delle bambine che frequentano l’Istituto Comprensivo 2, Moscati-Maglione, sito in via Martiri d’Otranto a Casoria (Na).

Foto e video sono eloquenti. Un roditore, di medie dimensioni, passeggia indisturbato tra le reti di ferro della finestra di una classe prospiciente il cortile dell’istituto scolastico casoriano. Poi, eccolo inerme – senza vita – riverso sul suolo a pancia in su.

Quel topo, passato a miglior vita, sta – a sua insaputa – gettando il panico tra i genitori che pensavano di mandare i propri figli in un posto “sicuro” lontano dai pericoli.
Il video e la foto sono di qualche giorno fa, in uno dei pomeriggi in cui i bimbi dell’infanzia sono in procinto di uscire dalle loro classi.

L’Asl Napoli 2 Nord ha in programma per il 24 dicembre, così come ha ufficialmente comunicato, la disinfestazione, disinfezione e la derattizzazione delle scuole pubbliche primarie e secondarie del comune di Casoria.
I genitori saranno disposti ad attendere?




Continua a leggere

Casoria

Santo ucciso, il 17enne confessa: “Mi hanno sporcato le scarpe di 500 euro, me la sono presa”

Pubblicato

il

Confermata la versione della scarpa sporcata: Luigi, il 17enne di Barra accusato dell’omicidio di Santo Romano, ucciso a San Sebastiano al Vesuvio nella notte tra venerdì e sabato.

Avevo le scarpe griffate Versace, le ho pagate 500 euro, me le hanno sporcate e me la sono presa” – queste le parole del minore reo confesso dell’omicidio, rese note da Il Mattino. Da un banale pestone, dunque, sarebbe scaturita la lite, degenerata nel sangue.

C’è un video agli atti dell’inchiesta che mostra gli ultimi istanti di vita di Santo: dopo la discussione il ragazzo si sarebbe allontanato dalla Smart con a bordo il 17enne poi pare tornare indietro, quasi come se cercasse ancora un chiarimento. Pochi metri e una torsione del corpo, come se stesse per lanciare un oggetto, sarebbero bastati per scatenare il panico: il giovane calciatore è stato freddato con un colpo di pistola al petto.

In queste ultime ore è, inoltre, emerso che Luigi poco prima avesse litigato con un altro coetaneo. C’è la testimonianza di un ragazzo che racconta di averlo visto puntare la pistola alla gola del rivale, posizionando l’arma sotto il mento.

“Sì ho litigato con un altro ragazzo prima di uccidere Santo Romano ma non ho mai estratto la pistola” – avrebbe dichiarato il 17enne, confermando la lite. Un tassello in più che sembra far presagire la chiara intenzione di trovare un pretesto per far esplodere la violenza, avvalorata già dal semplice fatto di uscire di casa con una pistola in tasca.

Poi l’ultima drammatica scena raccontata da un’altra testimone: “Ho visto Santo alzare la maglietta e mostrare il buco che aveva al petto”.

La fidanzata e gli amici, intanto, negano la versione fornita dal legale del 17enne: Santo è la vittima, non aveva aggredito nessuno, non ci sarebbe stato nessun pestaggio e nessuna spallata da parte sua. Avrebbe compiuto un gesto con la mano come per lanciare qualcosa (senza lanciare di fatto nulla). E in nessun caso il gesto folle di premere il grilletto di una pistola contro un ragazzo di 19 anni sarebbe giustificabile ed è assurdo che si faccia passare come una “reazione di difesa”.

Continua a leggere
Pubblicità
Pubblicità

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy