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CASAVATORE – OLOGRAMMI ELETTORALI

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE CASAVATORE: OLOGRAMMI ELETTORALI

A leggere la pletora di buone intenzioni dei 4 candidati che si propongono alla guida della piccola cittadina alle porte di Napoli, si preannuncia una vera e propria rivoluzione. Il rischio è, tuttavia, che da PROGRAMMI i buoni auspici finiscano per trasformarsi successivamente in OLOGRAMMI, fino a scomparire del tutto pochi istanti dopo l’insediamento del nuovo schieramento. Non gioca a favore, del resto, la constatazione che in alcune coalizioni (benché qualche malelingua si sia sbilanciata nel definirle ammucchiate) facciano sentire la propria presenza anche alcuni dei responsabili dello sfacelo e del successivo scioglimento, non necessariamente candidati, la cui maschera striminzita lascia, tuttavia, trasparire le reali sembianze. Deve essere questo il motivo di tanto interesse da parte degli organi competenti, che hanno deciso di acquisire tramite i Carabinieri le liste dei candidati per evidenziare eventuali legami, sponsorizzazioni, parentele, connivenze tra candidati ed improbabili “supporters”. Un atto solo apparentemente convenzionale, che lascia presagire una campagna elettorale all’ultimo voto, ma letteralmente sotto scorta. Un monito silente ai cittadini e agli elettori, a ricordare che lo scioglimento è tutt’altro che acqua passata. Occhi aperti della DDA e delle Forze dell’Ordine tutte a garantire uno svolgimento sereno e corretto della competizione elettorale. Ancora un faro acceso che getta nuove ombre su di una comunità ormai stanca di subire gli appetiti di pochi, amplificati dal digiuno imposto dall’austera terna commissariale. A tutti gli attori di questa vicenda non possiamo che augurare un confronto sereno e leale, per un finale che non sia ancora una volta scontato.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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