“L’innocenza la decidono i giudici, non la politica. Quello era Berlusconi. Nelle prossime ore chiederò a Salvini e Giorgetti un chiarimento a livello politico. Prima di arrivare a delle conclusioni devo parlare con loro“, così Luigi Di Maio ha attaccato la Lega e in particolar modo il suo partner di Governo Matteo Salvini.
Poi sul caso del sottosegretario Siri, il vicepremier pentastellato rincara la dose: “Mi auguro che Siri possa dimostrare la sua innocenza, ma qui si tratta di opportunità politica. C’è un’indagine per corruzione in cui c’entra anche la mafia, non è uno scherzo. E c’è di mezzo un faccendiere che sembra essere un link tra Forza Italia e Lega“.
Passando poi a parlare delle indagini riguardanti il sottosegretario grillino, avverte ancora una volta la Lega: “Io non credo ai complotti, non penso ci creda neanche la Lega. Se dice di essere innocente va bene, ma lo devono stabilire i magistrati, tutto qua. Io non dico che Siri debba andare a casa, può continuare a fare il senatore in attesa di rientrare, non è che perde il lavoro“.
Infine sull’ipotesi di un probabile flirt col Pd, Di Maio ha affermato: “Nessun flirt e lo sa anche Salvini. Il Pd sta inanellando un autogol dopo l’altro, è difficile andare d’accordo con chi propone patrimoniali, aumenti di stipendio ai parlamentari e si ritrova dentro inchieste come quella umbra“.