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Giugliano

Giugliano. Poziello verso il crac. Ecco come si consuma la “grande ammucchiata” che non vuole nessuno

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Siamo agli sgoccioli. Fra un anno si vota. L’esperienza bipartisan guidata dal sindaco Poziello sta per arrivare ai titoli di coda. Disastri su disastri. Fallimenti su fallimenti. Alle prossime elezioni gli elettori giudicheranno l’operato del primo cittadino giuglianese. Si preannuncia, stando agli ultimi rumors in città, un terremoto politico senza precedenti. Poziello in questi anni ha fallito. Ha fallito clamorosamente. Ha perso pezzi importanti che furono decisivi per la vittoria nel 2015.

Sulle grandi sfide, meglio lasciar perdere. Sul campo rom, la città attendeva (e attende) una risposta netta di governo da 30 anni su una fetta di territorio dimenticata ed emarginata dal centro città. Per onor di cronaca, ricordiamo i fatidici 700mila euro alla Prefettura per l’istituzione di un eco villaggio. Anche qui, zero assoluto. Si innescò un polverone inutile buono per il marciapiede. Poziello non vuole l’eco villaggio a Ponte Riccio. Perfetto. Secondo le ultime indiscrezioni trapelate dal Municipio, quei soldi verranno utilizzati per progetti finalizzati all’inclusione dei rom. Tutto bene. Ma ci sfugge un passaggio. La natura dell’eco villaggio rientrava a priori in un processo di inclusione dei rom. In altre parole, se si garantisce il miglioramento dei servizi, in questo caso, ad una parte della cittadinanza, l’inclusione è automatica. Qual è, dunque, la differenza? Dov’è l’idea alternativa di governo? Mistero della fede. Ma veniamo ai giorni nostri. Le forze politiche si organizzano in vista della prossima scadenza elettorale. In città da mesi balza l’idea del tanto decantato patto del Nazareno. Pd e Forza Italia insieme per battere Poziello, o ciò che resta di lui e della sua maggioranza, e vincere al primo turno. Una prova di muscoli terribile e mortificante. Un’accozzaglia degna della miglior armata Brancaleone pur di vincere a tutti i costi. Risultato? Giugliano tornerebbe al voto dopo un anno e mezzo. Un’ipotesi politica da harakiri per la città e che garantirebbe soltanto un clima infuocato in maggioranza. Fuoco e fiamme dentro il degrado.

Ma quali sono i motivi (deboli e strumentali) che reggerebbero questo quadro? Dietro il patto del Nazareno in salsa giuglianese, esiste un criterio incomprensibile che cozza con la realtà. Senza accordo PdForza Italia, il centrodestra andrebbe unito alle elezioni candidando Alfonso Sequino o Anna Russo, attuali consiglieri del centrodestra all’opposizione, alla carica di sindaco. Mentre il Pd, isolato dalla candidatura di Poziello e folgorato sulla via di Damasco, dimenticherebbe le battaglie dai banchi dell’opposizione consegnandosi nelle fila del sindaco uscente. Niente di più sbagliato. Lo dice la storia. In passato Poziello ha cercato in tutti i modi di tornare nel Pd attraverso i vertici del partito provinciale e regionale. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Poziello resta un sindaco di una grande città ma senza un partito di riferimento. Il Pd non ha tradito il mandato degli elettori nonostante abbia tuttora esponenti di rilievo a Città Metropolitana. Resta una forza alternativa all’attuale primo cittadino giuglianese. Senza se e senza ma. C’è da capire quale progetto metterà in campo per le prossime elezioni. E qui viene il bello. Con un Poziello (politicamente) impresentabile, il Pd ha l’obbligo di presentare alla città un progetto di assoluta discontinuità nei valori e nei metodi. Senza accozzaglie buone solo per le statistiche. Pure perché lo stesso Poziello ha governato in questi anni, da uomo di centrosinistra, con pezzi di centrodestra legati al vecchio Ncd. Vinse le elezioni per non governare.

Dunque un “accozzaglia bis” sarebbe letale per la città. Una realtà difficile da digerire e che deve far riflettere il fronte “anti Poziello”. Anche perché,e lo dicono i fatti, le migliore risposte per la collettività arrivano da Città Metropolitana. Dalla questione Liternum ai Pon per la legalità (su cui ci ritorneremo nei prossimi giorni). La coincidenza vuole che all’ex Provincia siedano due consiglieri di opposizione. Nicola Pirozzi e Rosario Ragosta. Ed entrambi ostili all’accozzaglia del “volemose bene”. Il primo si è storicamente dichiarato distinto e distante dall’esperienza Poziello. Il secondo prese le distanze dall’attuale maggioranza qualche anno fa anticipando sul piano politico il disastro in salsa Poziello. La logica del “tutti dentro” proprio non decolla. Perfino il segretario nazionale del Pd, lo stesso partito di Pirozzi, ha lanciato l’indicazione del ritorno al centrosinistra. Fatevi due conti …

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Cronaca

Ancora violenza a Giugliano, 18enne picchiato e minacciato con una pistola

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Ancora un episodio all’insegna della violenza a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, dopo i fatti che hanno riguardato un 13enne vittima di una coltellata inflittagli da un decenne “per un pallone”.

Secondo quanto raccolto da una testimonianza, martedì 19 novembre intorno alle 19:20, un giovane stava camminando tranquillamente a piedi quando è stato improvvisamente assalito. Gli aggressori lo hanno spinto con violenza contro un muro reiteratamente e lo hanno colpito con due pugni al volto, causandogli l’epistassi.

La testimone, che si trovava nei pressi del parcheggio in attesa del marito, ha assistito alla scena e istintivamente ha cercato di avvicinarsi per soccorrere il giovane.
Tuttavia, il gesto è stato interrotto da un dettaglio che ha generato ulteriore paura: il ragazzo, visibilmente ferito, ha sollevato la maglia mostrando una pistola.

Nonostante il rischio, la testimone ha deciso di avvicinarsi per cercare di prestare i primi soccorsi. Ha raccontato sui social di aver provato a calmare il giovane e di aver chiesto aiuto alle persone vicine, spiegando: “Da sola non avrei potuto fare molto, soprattutto in una situazione così delicata.”

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Cronaca

Giugliano, corruzione all’isola ecologica e vendita di metallo e apparecchi elettronici

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Sei persone di età compresa tra i 44 e i 55 anni, tra cui quattro dipendenti della ditta di Torino che gestisce l’isola ecologica a Giugliano in Campania per conto del Comune, sono finite agli arresti domiciliari per peculato e corruzione nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Dagli accertamenti è emerso che i quattro dipendenti dell’azienda di servizi ambientali torinese, si sarebbero appropriati e avrebbero venduto agli altri due indagati, entrambi imprenditori, i rifiuti in metallo e gli apparecchi elettronici (cosiddetti Raee) accumulati presso l’isola ecologica; un mercimonio sui rifiuti illecito, visto che ci sono ditte appositamente autorizzate dal Comune che vengono a prelevare le varie tipologie di rifiuti per avviarle al riciclo o allo smaltimento.

I quattro, dunque, si vendevano i rifiuti intascando per ogni cessione circa 500 euro; una dinamica, è emerso, che si ripeteva quasi tutti i giorni, e che è stata filmata anche grazie alle telecamere installate dagli investigatori dell’arma e della polizia metropolitana nell’isola ecologica. I rifiuti venivano poi probabilmente rivenduti, ma le indagini proseguono per definire i contorni del traffico illecito.


(fonte: ilMattino.it)

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Cronaca

Giugliano, auto travolge scooter e fugge: 18enne e 20enne in pericolo di vita

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Travolge uno scooter in sella al quale viaggiavano due ragazzi per poi fuggire: è successo all’alba, a Giugliano in Campania, popoloso comune dell’hinterland a nord di Napoli.
I carabinieri sono intervenuti all’alba di oggi all’incrocio tra via Leopardi e via Di Giacomo per la segnalazione di un incidente stradale.
I giovani, 20 e 18 anni, sono di Melito di Napoli e nell’impatto sono rimasti gravemente feriti.
Il 20enne, che guidava, è stato trasferito al Cardarelli in prognosi riservata ed è in pericolo di vita.

Il passeggero 18enne è ricoverato all’Ospedale del Mare in prognosi riservata, anche lui è in pericolo di vita.
Indagini in corso da parte dei carabinieri di Giugliano impegnati nel ricostruire l’intera vicenda e identificare il fuggitivo.

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