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CARDITO. Le minoranze contro la città. Voto contrario sulle opere pubbliche

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CARDITO – Si è appena concluso il Consiglio comunale dove si doveva approvare il bilancio previsionale del prossimo esercizio. Lo scenario non è stato diverso da quello degli scorsi consigli. Il bilancio passa e viene approvato con 11 voti favorevoli e 6 contrari. La maggioranza e quindi l’amministrazione la fa da padrona davanti ad un’opposizione sterile e pretestuosa. Ma entriamo nei dettagli.

La prima a dimostrare leggerezza è la Consigliera Tignola che leggendo un documento accuratamente redatto in precedenza tira fuori vecchi argomenti degni del miglior giocatore di briscola nel circoletto di fronte Palazzo Mastrilli e dipanati da un eccellente intervento del Consigliere Aprovidolo che ha tenuto a ribadire quanto la politica sia cosa diversa dalle aule giudiziarie e quanto l’atteggiamento pretestuoso e inutile che l’opposizione sta assumendo nell’ultimo periodo farà in modo che i protagonisti di quest’amministrazione governeranno in eterno mentre i protagonisti dell’opposizione faranno dei seri crash test.

Anche il Consigliere Pasquale Chiacchio in merito alla scuola di via Marconi, sbatte contro il muro delle certezze erto dalla maggioranza, chiedendo perché mai non sono state previste somme in bilancio per la riqualificazione della scuola oltre che della palestra, la cui riqualificazione era già preventivata con fondi intercettati. Pronta è stata la risposta dell’amministrazione che ha tenuto a precisare quanto sia stato scritto in delibera e cioè che da fondi intercettati si è previsto anche la riqualificazione della scuola stessa. Stessi dubbi avallati dalla Consigliera Natale e stesse rassicurazioni arrivate dal Consigliere Mirante prima e dal sindaco poi.

Insomma, la maggioranza non sapeva più come far capire all’opposizione quanto questo bilancio era stato redatto secondo la cura e la riqualificazione del bene pubblico in virtù dell’attuazione di opere già finanziate.

Al punto focale di tutta la giornata campale in aula si è arrivati quando il sindaco Cirillo, stanco dei continui pretesti su cui le minoranze forsennatamente si arrampicavano, nel suo intervento ha chiesto le motivazioni per le quali l’opposizione oggi avesse votato “no” alla riqualificazione del campetto di basket della zona SLAI, alla riqualificazione della villa “Rodomonte Chiacchio” con annesso affidamento alla Parrocchia “Sacro Cuore”, alla scelta delle rotonde da effettuare sul territorio, alla metanizzazione della masseria “Sollo”, al Teatro Comunale nella zona SLAI, alla riqualificazione di via Marconi, alla costruzione del Liceo Scentifico nella zona SLAI, alla riqualificazione della Palestra e della scuola Marco Polo di via Marconi e ai lavori di tutte quelle opere pubbliche che sul territorio già impervesano da diversi mesi.

Non si è fatta attendere la risposta delle minoranze, attraverso le dichiarazioni sul voto, nelle persone della Consigliera Tignola prima e Chiacchio dopo. Si stenta ancora a capire il senso, ma più che altro a trovarci dentro un dato politico. Alla fine la motivazione che i due consiglieri hanno saputo dare al loro voto contrario è stata quella dell’arroganza nell’esporre il bilancio e nella difficoltà di lettura che ha avuto la Tignola nel leggere il documento redatto dall’assessora Giulia Cianciulli.

Due motivazioni che se fossi un politico mi guarderei bene dal darle. Passiamo a quella di Tignola. Se io da avvocato ho difficoltà a leggere o a comprendere un bilancio, mi faccio aiutare da un esperto, magari un commercialista bravo e solo dopo averlo compreso cerco di emendare qualcosa, visto che si sta parlando di un bilancio previsionale ma certamente non vengo in aula a votare contrario solo perché non ho saputo leggere un bilancio e per giunta vengo pure a dirlo. Siamo alle comiche.

Per quanto riguarda l’arroganza denunciata da Chiacchio, per l’amor di Dio, ci può stare, magari ad una persona sensibile come il Consigliere alcuni atteggiamenti possono dare fastidio, ma vorrei ricordare che qui si doveva votare un bilancio previsionale che su quante opere pubbliche sopra menzionate ben quattro riguardavano la zona SLAI, la stessa zona per la quale lo stesso Consigliere ha raccolto quasi 500 lamentele di altrettanti residenti. Ma allora in che modo si cerca di aiutare gli altri? Cosa deve fare quest’amministrazione per riqualificare la zona SLAI, inserire le opere in bilancio e chiedere anche scusa per averle inserite?

Il dato politico che ne è esce fuori è catalizzato. La maggioranza lavora per il bene pubblico, porta fatti in consiglio e l’opposizione li boccia solo perché oggi si sente schizzinosa e non gli piacciono le modalità con cui si sottopongono.

A Cardito si registra ancora una volta una sola leadership quella di Giuseppe Cirillo. Rimane da solo in questa valle di lacrime, da solo in assenza di una seria alternativa valida che sia in grado, anche restando fuori le mura, di redigere un documento ricco di contenuti in maniera tale da poterlo discutere serenamente in aula, anche con l’aiuto di una minoranza postina.

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