“Ieri al Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno verificato che i bilanci della sanità campana sono in attivo, hanno approvato il piano ospedaliero, ci hanno detto che il piano per l’edilizia sarà approvato tra fine aprile e inizio maggio“.
Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo spazio a Lira Tv.
Il piano di edilizia ospedaliera, ha sottolineato De Luca, “è importante perché si prevedono risorse per ospedali in situazioni critiche come gli Incurabili. Se non decidono in quella sede non possiamo dotarci di progetti esecutivi“.
De Luca, che è anche commissario alla sanità campana, ha poi attaccato il ministro della salute Giulia Grillo e il Movimento 5 Stelle:
“Stiamo lavorando per fare della nostra sanità la prima d’Italia al di là di quelli che vorrebbero affossarla. Il ministro Grillo ha fatto un comunicato dicendo una cosa falsa sull’ospedale di Sant’Agata de Goti. Dovremmo querelare per diffamazione il sedicente ministro del governo. Oggi va lì una delegazione del ministro della salute e vedremo cosa dicono, noi torneremo per fare la nostra proposta“.
“I dirigenti M5S – ha aggiunto – hanno come obiettivo di impedire che sia chiaro agli occhi dei cittadini che abbiamo fatto un miracolo in Campania e che dopo 10 anni non c’è più bisogno di commissariamento perché abbiamo rivoluzionato la sanità. Vogliono impedirlo a costo di danneggiare i cittadini.
Il commissariamento nasce dai 9 miliardi di debiti accumulati negli anni 2000 e da un livello di prestazioni sanitarie bassissimo. Oggi il bilancio è in attivo da 5 anni.
E sui Lea abbiamo raggiunto la soglia di 160 punti, prevista per legge nel 2018.
Alla domanda: ‘ma perché voi 5 stelle volete commissariare?’, la risposta non c’è, è tutta in termini di politica politicante.
Vogliono fare in modo che non emerga il risultato straordinario conquistato, cioè l’uscita dal commissariamento. In tutta Italia sanno che abbiamo fatto un miracolo.
Sono dati oggettivi che ha valutato anche il Mef.
La proposta sul nuovo commissario la fa il Mef e dal punto vista dei bilanci non c’è ombra o motivo – ha concluso – per proseguire il commissariamento dopo 5 anni di bilancio in attivo“.
(ANSA).