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Casavatore

Elezioni Casavatore. L’ultimo repulisti dei “vecchi capi” nel destino di Pasquale Sollo

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Un fiume in piena. Ricordi indissolubili, sprazzi di storia e quel filo sottile (e sentimentale) che lo lega da sempre alla sua terra di origine. A Simposio Pasquale Sollo, unico candidato sindaco in campo a Casavatore, ne ha per tutti. Durante la puntata di ieri sera, visibile in replica in questi giorni sul 286 del digitale terrestre o nella diretta registrata sulla pagina Facebook MinformoTv, l’ex senatore Pd ripercorre le tappe più importanti dell’esperienza romana e del decennio da sindaco in carica nella sua città. Fino ad oggi. Piccola chicca. Sollo voleva chiudere definitivamente con la politica al termine della scorsa legislatura. Eppure il disastro degli ultimi anni, di cui abbiamo ampiamente discusso in questi giorni, ha smosso qualcosa. Il capo del decennio si sofferma a più riprese durante la puntata su quest’argomento. Fallimenti su fallimenti che hanno devastato la città etichettandola come una comunità buia e senza futuro. I fatti parlano chiaro.

La pagina più buia della storia, conciliata con lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, è andata in scena durante l’esperienza romana dell’ex senatore. Eppure alla fine di Simposio, l’ex primo cittadino fa autocritica. Fa mea culpa sul passato. Un modo chiaro per comprendere gli errori del passato. E lo fa dinanzi alle telecamere, mettendoci la faccia davanti ai telespettatori. Il tema è caldo e riguarda gran parte dei suoi vecchi compagni di viaggio che hanno amministrato insieme a lui durante il decennio. Sollo qui è riflessivo ma sicuro di sé. Senza se e senza ma, se si tornasse indietro, compierebbe scelte diverse in termini di selezione della classe politica, dando maggiore spazio ai giovani del territorio. Una vera e propria rottamazione (o almeno in gran parte) della sua vecchia classe dirigente. Una stoccata innanzitutto a sé stesso (solo chi non opera non sbaglia) utile a non commettere più gli errori scritti nella storia. E da qui arriva il senso politico e culturale del patto per la città. Un progetto di ampio respiro oltre i partiti (e le divisioni) che raccolga i migliori valori, le migliori istanze del decennio da lui rappresentato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’appello alla città ha prodotto il vuoto assoluto da parte di chi dovrebbe incarnare l’alternativa all’ex sindaco di Casavatore. La differenza è tutta qui. Sollo ufficializza il ritorno e scende in campo. Gli altri, oltre qualche nome di facciata, vagano nel buio e stentano a decollare.

Ma non è tutto. E’ lo stesso Sollo a menzionare alcuni aneddoti sconosciuti a molti. Durante il suo mandato, l’ex sindaco ricevette una bomba carta a casa e furono avvelenati i suoi cani. Un dato tanto scontato quanto importante. A dimostrazione che Sollo rappresenta un baluardo di legalità. Un argine ai clan e ai fenomeni criminali. Ma al di là dei metodi e della storia, la città ha capito la differenza di tempi e di sostanza. Ed ecco perché pure in queste ore aumentano le adesioni, soprattutto da parte dei giovani, al progetto di “salute cittadina” incarnata dall’ex parlamentare. Manca meno di un mese alla presentazione delle liste. Sollo è l’unico candidato sindaco in campo ed è sostenuto da 4 liste civiche che saranno presentate alla cittadinanza nelle prossime settimane. Ma la città sembra avere le idee chiare …

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Aversa

Stragi sul lavoro, operaio 49enne di Casavatore trovato morto con vistoso trauma cranico

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Un operaio, di 49 anni, è morto in un incidente sul lavoro nella zona industriale di Carinaro, al confine con Aversa, nel Casertano.

E’ accaduto nell’area di una ditta attiva nel settore della distribuzione di prodotti farmaceutici. Il suo corpo presentava un vistoso trauma cranico, forse conseguenza dell’impatto della testa con l’asfalto, dopo un volo di diversi metri.
Dubbi però sulla dinamica, in mancanza di testimoni diretti.

Giunti i soccorsi, gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che dichiararne il decesso.

Sul luogo dell’incidente sono sopraggiunti poi carabinieri e ispettori del lavoro. La salma si trova adesso presso l’istituto di mecidina legale di Giugliano, in attesa dell’eventuale autopsia.

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Casavatore

Casavatore: assaltata la caffetteria Glamour

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L’area nord di Napoli è in piena emergenza criminalità. I furti, tra attività commerciali e abitazioni, ormai, sono diventati innumerevoli.
Pochi giorni fa, è stato il turno di Casavatore in via Emilio Segrè, luogo in cui dei malviventi hanno letteralmente assaltato la caffetteria Glamour. Grazie all’ausilio delle telecamere, si è potuta notare la calma serafica che ha contraddistinto di due ladri in azione. Dapprima hanno sforzato con una spranga la saracinesca, hanno fatto ingresso all’interno, e poi sono andati spediti verso il registratore di cassa da cui hanno prelevato il consistente bottino.
Danni da migliaia di euro per il titolare tra contanti portati via e il devasto fatto all’ingresso.

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Casavatore

CASAVATORE – Consiglio monco, salta la seduta

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Un ordine del giorno decisamente nutrito, che avrebbe lasciato presagire una lunga maratona di interventi e discussioni: prevista infatti questa sera l’apposizione del vincolo di PRG preordinato all’esproprio dei terreni interessati al collegamento tra la stazione di Afragola e la rete metropolitana di Napoli, l’approvazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2022, una formale modifica allo Statuto Festa relativa ai soli termini di presentazione delle istanze e le dimissioni del Presidente della Commissione trasparenza, il Consigliere Giovanni Del Prete.

Proprio da quest’ultimo punto l’opposizione è partita intervenendo a gamba tesa in apertura: con l’annuncio delle sue dimissioni, il Presidente ha sollevato alcune eccezioni meritevoli di opportuna riflessione, in particolare la gestione singolare delle tariffe da parte di alcuni operatori all’interno del Consorzio Cimiteriale e la curiosa permanenza dell’attuale direttore ad interim il cui incarico sembra essersi trasformato in perpetuum.

E’ stato in particolare sottolineato il duplice ruolo di controllore e controllato del Funzionario attualmente delegato. In merito alla vicenda della rimozione dei rifiuti combusti in prossimità di Via Saragat su terreni di proprietà di privati l’ormai ex Presidente manifesta seri dubbi sulla trasparenza dell’operazione, lamentando il notevole costo dell’operazione per le casse comunali dovuto ai continui ritardi nella pasticciata gestione dell’operazione che, ricorderete, comportò oltre un anno fa l’emissione di apposita ordinanza poi ritirata tra l’imbarazzo generale.

A nulla è valso il timido tentativo della Presidenza del Consiglio di mettere a tacere lo scomodo oratore, ormai un fiume in piena. Presenti in aula anche i Consiglieri “congelati” che abbandonano il civico consesso manifestando, con l’intervento di Francesco Napolitano, sincero apprezzamento per le dichiarazioni del Consigliere Del Prete. Assente uno dei quattro membri del locale PD. E proprio a causa di tale preziosa assenza è saltato il numero legale, generando evidente scompiglio in una maggioranza ormai traballante, rendendo così necessaria una nuova convocazione a stretto giro.

Ancora una volta si percepisce il clima di nervosismo nei banchi del Governo, per le inevitabili conseguenze che deriveranno da questa sorta di ammutinamento politico interno anche se, ne siamo sicuri, il tutto sarà puntualmente minimizzato dagli interessati, così come ci hanno tristemente abituati, derubricando l’accaduto a semplice verifica degli equilibri interni. Non si escludono, tuttavia, ulteriori ostracismi.

Intanto il Paese tra scuole a metà, strutture sportive in attesa di un destino migliore, strade sporche e nuove ondate di cemento in arrivo con la resurrezione del “piano casa”, resta a guardare da una finestra che appare giorno dopo giorno sempre meno trasparente. Curioso che solo poche ore dopo un evento a favore della legalità, con l’intitolazione di uno spazio verde ad una giovane vittima della mafia, per la verità poco partecipato, sia mancato stasera proprio il numero legale.

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