La ragazza violentata nell’ascensore della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, in riferimento alla scarcerazione del secondo stupratore, ha espresso la sua rabbia e la sua delusione:
“Sono delusa e amareggiata, soprattutto perché non riesco a capire come si fa a prendere una decisione del genere, che mi fa credere che non sono stata creduta.
Se avessi saputo tutto questo, non avrei denunciato.
Ho cercato di dare il mio contributo, venendo interrogata per ore dalla Polizia, dai magistrati e dagli psicologi.
A che è servito?!?
Pensano sia solo colpa mia.
In questo momento sento tanta delusione. Hanno creduto ai tre stupratori e non a me. È come se le mie parole non avessero avuto peso.
Vorrei delle spiegazioni sul perché io avrei dovuto raccontare di una violenza senza motivo.
Sulla prima scarcerazione, avevo provato a farmene una ragione, perché magari l’atteggiamento del primo poteva non apparire come violenza, ma nel caso degli altri due, io non avuto modo di muovermi o accennare una reazione“.
Così la ragazza si è sfogata, affidandosi al suo avvocato Maurizio Capozzi.