CARDITO – Mentre le altre città adottano, redigono e modificano il proprio regolamento sul gioco e sulle sale scommesse, Cardito sul tema rimane ancora il fanalino di coda in Campania. È pur vero che il comune alle porte di Napoli è attanagliato da vari problemi e che allo stato attuale, magari ci possano essere altre priorità. “Ma la ludopatia è una malattia che produce sempre più vittime e non ci possiamo permettere che i nostri figli possano incorrere in questo pericolo”. È quanto afferma il consigliere comunale, nonché Presidente della “Associazione Gestori Scommesse Italia” Pasquale Chiacchio.
Il consigliere Chiacchio reduce da un grandissimo risultato raggiunto nel Comune di Napoli, dove ha lottato e ottenuto una modifica sul Regolamento sul gioco che vedeva penalizzate le sale scommesse rispetto ai cosiddetti corner – questi ultimi rimanevano aperti negli orari vietati, per regolamento, alle sale scommesse, solo perché non menzionati all’interno del Regolamento stesso – alcuni anni fa propose all’amministrazione Cirillo di dotarsi di un Regolamento sul gioco, così come adottato anche dalla città di Napoli alcuni mesi fa.
Finora, così come dichiara anche il consigliere Chiacchio “nessuna notizia a riguardo, eppure è importante che una città come Cardito guardi a questo problema con interesse, il pericolo che un cittadino, soprattutto i ragazzi che sono più predisposti, possa incappare nella morsa della ludopatia fa davvero preoccupare e in merito a questo abbozzai una proposta di un Regolamento che prevedesse regole a tutela dei Consumatori, Amministrazione, Imprenditori e nell’interesse della salute dei cittadini carditesi, eppure questa mia proposta giace nei meandri dei settori e da allora non ho mai ricevuto risposte a riguardo. È strano come io riesca a lavorare in sintonia con la classe dirigente di altri comuni, raccogliendo anche encomi e soddisfazioni, le dichiarazioni del vicesindaco di Napoli Dott. Enrico Panini ne sono la dimostrazione e puntualmente trovare un muro di gomma eretto dall’amministrazione della mia città, come se a Cardito vivessimo in un epoca totalmente diversa da quella in cui la tecnologia ci costringe a vivere, questo non me lo so davvero spiegare”.
Il consigliere Chiacchio nella sua intermediazione con l’amministrazione De Magistris è riuscito a Napoli a tutelare gli interessi di migliaia di imprenditori che si vedevano vessati da un regolamento monco che esponesse il gioco e le scommesse al pubblico anche durante le ore proibitive per colpa di una semplice omissione.
Significative sono state le dichiarazioni del vicesindaco Enrico Panini che ha molto apprezzato il lavoro svolto dal Presidente di “Gestori Scommesse Italia” al punto da dichiarare: “Fino ad ora i regolamenti sui giochi non avevano mai incluso i corner, ovvero i punti dove si può scommettere o semplicemente pagare una bolletta. Il Consiglio di Stato rispondendo al Comune di Napoli ci ha detto che potevano intervenire anche qui con norme sulla limitazione dell’offerta. Ne abbiamo approfittato grazie al capogruppo dei Verdi, associazioni, i servizi, l’avvocatura, per regolamentare la materia, e allo stesso tempo abbiamo introdotto altre regole, come il no ai vetri oscurati. Noi non siamo contro niente ma dobbiamo evitare che gli individui cadano nella ludopatia”.