Notte di terrore a Sant’Antimo, dove un uomo agli arresti domiciliari ha tentato il suicidio.
La moglie, spaventata dalla rabbia dell’uomo, aveva allertato il pronto soccorso, che aveva immediatamente inviato un’ambulanza sul posto.
L’uomo, all’arrivo dei soccorsi, ha prima aggredito la donna e poi i medici.
Sulla pagina Nessuno Tocchi Ippocrate è stato riportato il racconto dell’intera vicenda:
“La ragazza riferiva di essere reclusa in casa, era agitata ed evidentemente preoccupata di lasciare il proprio bambino di un anno ai familiari e soprattutto al compagno. Decido quindi di effettuare il trasporto di entrambi che si mostrano anche se con qualche resistenza consenzienti.
L’uomo inizia ad essere aggressivo nei nostri confronti fortunatamente, solo in modo verbale, questo perché con calma siamo riusciti a non aizzare le sue reazioni evitando di rispondere alle sue continue provocazioni. Decido di chiamare i carabinieri e di effettuare il trasporto solo in loro presenza.
I carabinieri, pur mostrandosi disponibili al loro arrivo, sono giunti tuttavia, dopo circa un ora e poco più. Nel mentre il signore minaccia di avere armi da fuoco nella stanza accanto, per cui vi si reca dicendo di andare al bagno. Esce con lesioni da taglio ai polsi. Scesi giù in ambulanza e messo su barella, il signore inizia a dare calci al vetro dell ambulanza di Sant’Antimo, sfondandola. Viene alle 2 circa effettuato il trasporto”.