Arzano – La quiete dopo la tempesta, direbbe qualcuno. Ad Arzano è impossibile. Una terra macchiata nel passato dagli scioglimenti per camorra e che non trova mai pace. Nemmeno per sbaglio. Al Municipio da qualche settimana si è insediata per l’ennesima volta la commissione d’accesso. Quasi uno scherzo del destino. Passiamo alle ultime novità. Dopo il terremoto legato alle dimissioni dei 13 consiglieri per spedire a casa l’ex sindaca Esposito, il Pd organizza un evento (mercoledì 13 alle 18) per spiegare alla cittadinanza le motivazioni della sfiducia. Nel manifesto assieme al partito di Zingaretti ci sono altre 3 liste civiche che hanno concorso all’operazione ” anti Esposito “, ovvero “Le Nuove generazioni”, la lista dell’ex candidato sindaco Gennaro De Mare, i “Moderati” ed “Arzano Insieme”, lista di centrodestra riconducibile all’ex sindaco Fuschino.
Chi conosce la storia recente della città, sa bene che occorre mettere in campo una riflessione politica oltre la “fotografia”. Andiamo con ordine. I motivi della sfiducia diventeranno pubblici mercoledì prossimo. E qui i conti non tornano. Basta dare un’occhiata al manifesto. La manifestazione è stata organizzata da 7 consiglieri. La matematica non è un’opinione. 7 su 13. La metà dei firmatari. Che fine hanno fatto gli altri consiglieri che hanno prestato il fianco alla sfiducia? Perché non parteciperanno all’unico evento ufficiale utile a fare luce sulle dimissioni che hanno interrotto l’esperienza targata Esposito? I 13 consiglieri si uniscono per spedire a casa l’ex prima cittadina ma si dividono praticamente subito dopo. Ma non è tutto. Alle ultime elezioni amministrative il M5S espresse due consiglieri, fu bocciato dagli elettori e relegato all’opposizione insieme al Pd.
Come mai i consiglieri grillini non parteciperanno, avendo pure condiviso coi democrat locali i banchi dell’opposizione, all’evento promosso dal Pd insieme alle altre liste? Mistero della fede. Ma esiste un dato politico forse ancora più importante.
Dov’è finito il gruppo “Agire”? Errichiello (ex Abc), Russiello, Rocco e Falzarano (ex Dema) furono eletti nelle fila della maggioranza con la vittoria di Fiorella Esposito. Il percorso burrascoso dell’ex sindaca nell’ultimo anno e mezzo è sotto gli occhi di tutti. Niente di nuovo sotto il sole. Ma anche qui una domanda sorge spontanea. Perché i dissidenti arancioni, che dai banchi della maggioranza hanno firmato le dimissioni assieme all’opposizione targata Pd-M5S, non parteciperanno all’evento di mercoledì 13? Anche qui, mistero della fede. Quali sono stati i motivi che ha indotto “Agire” a sfiduciare la coalizione di governo che ha sostenuto in campagna elettorale esprimendo, seppur con liste diverse, 4 consiglieri? Silenzio assoluto. Almeno per ora. L’anomalia resta.
Mercoledì prossimo i cittadini conosceranno una parte della verità. O meglio, le ragioni del 50% dei consiglieri che hanno “licenziato” Fiorella Esposito. La bilancia non è in equilibrio. Ai posteri l’ardua sentenza.