Rientra oggi in Città Metropolitana il dipinto “I Perditempo” trafugato negli anni del secondo dopoguerra dalla sede dell’allora Provincia di Napoli e portato negli Stati Uniti, dove è stato reperito dal Nucleo Carabinieri Tutela Beni Culturali (Maggiore Giampaolo Brasili), in stretta sinergia con la Soprintendenza Archeologia Beni Culturali e Paesaggio per il Comune di Napoli.
“L’omaggio a questo artista è particolarmente importante in questo particolare momento storico, oggi infatti non si festeggia solo un quadro ritrovato ma anche un rivoluzionario del sud che che ha lasciato la sua terra per i moti rivoluzionari del 1848 e per l’unità d’italia.
Il dipinto lo metteremo nel museo della Città metropolitana.
Credo che la Città metropolitana meriti di trattenere questa collezione perché Napoli è una capitale della cultura del mediterraneo“.
Lo ha detto la consigliera delegata, Elena Coccia, intervenendo questa mattina alla cerimonia di restituzione del dipinto.
”I Perditempo” era stato posto in vendita in un’asta pubblica.
“La Città metropolitana – ha affermato il Sindaco Metropolitano Luigi de Magistris – sta lavorando per riqualificare la Reggia di Portici e S.Maria la Nova per allocare una pinacoteca all’interno di questi luoghi che già di per se sono di pregio. Parliamo di una collezione di circa 600 opere, una collezione che rappresenta un periodo storico abbastanza lungo dal 700 al 900 e che ripercorre gran parte della nostra storia“.
Alla cerimonia di consegna dell’opera sono intervenuti oltre al Sindaco de Magistris ed Elena Coccia, il comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri della Calabria, Maggiore Giampaolo Brasili.
Il quadro ritrovato è dell’artista Achille Martelli, rivoluzionario calabrese giunto a Napoli per i moti del 1848 dove rimase affascinato dalla città che dipinse in numerose opere.
Achille Martelli è nato a Catanzaro il 16 gennaio 1834 e morto ad Avellino il 12 dicembre 1903.
Arrivò a Napoli nel maggio del 1848 e prese parte alla difesa delle barricate del 15 maggio.
Fu attivo come pittore soprattutto a Napoli, fece parte del cenacolo di artisti di vicolo San Mattia nel cuore dei Quartieri Spagnoli insieme ad artisti del calibro di Michele Tedesco, il cui celebre dipinto La Tempesta fa parte della Collezione d’Arte della Città Metropolitana di Napoli.
Con alcuni di tali artisti prese anche parte ai combattimenti dei garibaldini contro le truppe borboniche in Sicilia e in Campania.