Mentre nella città di Casoria la politica o la maggior parte di essa è impegnata a muovere i primi passi verso le elezioni amministrative del 26 di maggio 2019, Michele Bruno, ex dirigente I.N.A.I.L. con una mossa a sorpresa annuncia la sua candidatura a Sindaco di Casoria. A dire il vero era da qualche settimana che lo stesso stimolava la classe politica cittadina a proporre un candidato del quale aveva già disegnato il profilo da Facebook con un post dal titolo suggestivo “il mio sindaco ideale”. Nelle caratteristiche del “Sindaco che non c’è” individuava in onestà, competenza, il coraggio, umiltà e più di tutto la capacità d’ascolto. Michele Bruno divide in modo interessante in due le categorie dei commentatori di questo post in “scettici e sognatori”. L’amarezza e la delusione per le scelte del Partito Democratico a livello nazionale ma anche e soprattutto in città negli ultimi anni, l’hanno allontanato dall’impegno politico diretto per dedicarsi a organizzare idee e progetti per Casoria.
Michele Bruno da quel post del 22 gennaio ha lanciato ieri il programma e soprattutto la sua candidatura a Sindaco di Casoria, cogliendo tutti di sorpresa. Casoriano doc, presidente del circolo Francesco Bruno con sede in Piazza Cirillo. L’associazione è frequentata da molti amici, anche dell’area culturale cittadina ed è dedicato alla memoria del papà, anch’egli impegnato in politica negli anni della Casoria d’oro. La Sesto San Giovanni del sud, quella industriale degli anni 60-70, dei tanti padri storici come i Paone, Formicola, Tignola, Obice e soprattutto del prof. Vinci, ex sindaco storico di Casoria e di lui racconta Michele una frase “noi la politica la facciamo per digerire, gli altri la fanno per mangiare”, una metafora amara quanto vera, a Casoria come altrove. La sua esperienza di direttore sportivo della squadra del Casoria degli anni di Tintori, ha ispirato il titolo dell’articolo “a gamba tesa”, restando in tema calcistico. A distanza di cento giorni dalla data delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019, Michele Bruno, visti anche i silenzi della politica casoriana, scende in campo, con una sola maglia oserei dire, quella con lo stemma cittadino. La seconda candidatura a Sindaco in città dopo quella che lo sfiduciato avv. Pasquale Fuccio ha presentato nelle festività natalizie. I nomi in campo a oggi sono solo “voci di corridoio”, niente d’importante, nulla di definitivo. Il programma di Michele Bruno è semplice e immediato, pone al centro il rapporto tra politica e cittadino “bisogna mettersi in gioco con coerenza e coraggio, mettendo da parte le posizioni dei partiti valorizzando le capacità e l’impegno, mi piacerebbe avere con me assessori che, rinunciando al proprio lavoro, s’impegnino tutto il giorno in comune, con passione e professionalità. Il coinvolgimento e la partecipazione delle associazioni per il Bilancio partecipato e il particolare per il Turismo religioso, la presenza di grandi figure del mondo cattolico, dal sacerdozio ai santi, può essere una grande opportunità”.
Partecipazione, trasparenza, legalità, competenza, merito, efficienza, solidarietà, spirito di servizio, ambiente e cultura “mi appello a tutti quelli che si sono opposti alla precedente amministrazione”, di conseguenza si escludono amministratori e consiglieri a sostegno dell’ex sindaco Pasquale Fuccio, come dargli torto. Continuo Bruno “voglio che Casoria abbia la guida in modo propositivo, passando i confini cittadini coinvolgendo le amministrazioni dei comuni limitrofi”. I titoli sono oggi confortati dai sottotitoli, ma la cosa veramente interessante è la scrittura di un programma con la città e chi ha intenzione di partecipare. Chiaramente sarà questa solo un’anticipazione di una scelta che se sarà confermata metterà in campo non solo una candidatura ma anche un’entità che a sostegno di Michele Bruno Sindaco necessariamente dovrà concretizzarsi. Conoscendo il carattere e la sua passione politica difficilmente mollerà l’idea Michele, salvo che, non si metterà in campo un nome che davvero sappia unire una consistente parte della politica cittadina perché la politica ritorni a essere qualcosa di nobile e ridare a Casoria quel ruolo che merita, le spetta, dopo troppi anni bui.