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Campania, celebrata la Giornata del Ricordo

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ANCHE A NAPOLI ED IN CAMPANIA CELEBRATA LA GIORNATA DEL RICORDO

Come è noto il 10 febbraio è la Giornata del Ricordo ma ricorre anche l’anniversario del trattato di pace di Parigi con cui, nel lontano 1947, l’Italia cedette alla Jugoslavia di Tito le provincie di Pola, Fiume e Zara e parte di quelle di Trieste e Gorizia.

Come conseguenza di questo diktat gli italiani che vivevano in quelle terre, da sempre, furono costretti a scegliere definitivamente, firmando un documento di opzione, se restare dove avevano vissuto o partire, abbandonando casa, lavoro e affetti.

Furono oltre 350mila i nostri connazionali che scelsero l’esodo per ragioni di fede, di libertà, di amore verso l’Italia e di rifiuto della dittatura di Tito.

Un esodo silenzioso, drammatico iniziato già nel 1943 con le prime persecuzioni verso gli italiani e terminato nel 1954.

Furono oltre 5mila gli italiani gettati nelle foibe, le grandi cavità carsiche, dopo essere stati arrestati e massacrati.

Un’operazione di scientifica pulizia etnica accaduta solo mezzo secolo fa che domenica non può continuare ad essere rimossa dalla memoria collettiva.

La data del 10 febbraio è stata scelta ed è diventata una legge nazionale, proprio per ricordare e commemorare quegli italiani, “colpevoli” solo di essere e voler continuare ad essere italiani, che dovettero fuggire dalle loro terre o lì vennero uccisi.

Un olocausto, una tragedia ignorata totalmente nell’Italia del dopoguerra, per motivi ideologici e politici, di real-politik, l’amicizia verso la Jugoslavia comunista di Tito.

E chi da quelle terre dovette fuggire dovette affrontare il silenzio, l’indifferenza, quasi il fastidio.

Sulle migliaia e migliaia di infoibati il silenzio più assordante.

Non è passato molto tempo da quando, per la prima volta, un Presidente della Repubblica si recò alle foibe di Basovizza per rendere omaggio a chi lì era stato ucciso e gettato.

Ma da alcuni anni, per fortuna, la Storia, quella con la “S” maiuscola, sta tornando a raccontare la verità, dopo un periodo troppo lungo in cui veniva piegata, manipolata – e Orwell con il suo “1984” lo ha spiegato mirabilmente – alle contingenti volontà politiche.

Ricordare non per vendette o ritorni improbabili ma per ristabilire la verità storica e così facendo contribuire a impedire che possano ancora ripetersi queste tragedie.

E perciò questo nostro Olocausto deve essere “raccontato”, spiegato specie nelle scuole, ai ragazzi che continuano a non sapere nulla di quel periodo e di quanto avvenne tra il 1943 e il 1947 in quelle terre.

E questo al di la e al di sopra di ogni ideologia perché il terrore, l’ingiustizia, la pulizia etnica, la discriminazione non hanno colore politico, sono solo il frutto della ignoranza e della malvagità.

Cosi gli esponenti del Movimento Nazionale per la Sovranità, Rosario Lopa e Alfredo Catapano a margine della ricorrenza della Giornata del Ricordo.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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Il piccolo Ethan riabbraccia finalmente la madre Claudia: “Sono felicissima”

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una madre e di un figlio che si sono ritrovati dopo circa tre mesi.

Si tratta del piccolo Ethan, che ha finalmente riabbracciato la madre Claudia, dopo che lo scorso agosto il padre del piccolo nonché ex marito della donna, Eric Howard Nichols, le aveva sottratto con l’inganno il bambino mentre erano in vacanza in Puglia.

Tuttavia, la Polizia statunitense è riuscita a rintracciare e bloccare l’uomo nella contea di Orange a Los Angeles, dove si era trasferito con il figlio dopo la fuga. Pertanto, intorno alle 23 di ieri la donna è arrivata a Los Angeles riabbracciando il figlio.

Ecco le parole della donna:

“Sono felicissima. Come mi ha visto, mi ha fatto il suo splendido sorriso. L’ho trovato cresciuto, molto più pesante, ormai ha sei denti e gattona velocissimo. Si mette dritto in piedi da solo, è meraviglioso essere di nuovo con lui”.

Adesso il piccolo è stato affidato temporaneamente alla madre Claudia Ciampa, poiché ci sarà un percorso giudiziario che vedrà come controparte il padre americano del bambino, con un giudice che deciderà sull’applicazione della Convenzione Internazionale de L’Aja e a chi spetterà tenerlo definitivamente.

“Ora cominceranno le udienze, di cui la prima sarà già domani. Speriamo che si risolva tutto per il meglio e al più presto, così che possiamo tornare insieme in Italia”, afferma Claudia dall’America.

L’avvocato Gian Ettore Gassani, difensore di Claudia e presidente dell’AMI ha aggiunto:

“Il ministero invita tutti alla calma e siamo d’accordo anche io e la madre. Siamo solo all’inizio di un’avventura difficile, che ci farà attendere ancora un po’ di tempo per la decisione finale del giudice sul rimpatrio della signora Ciampa e di suo figlio”.

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Napoli celebra Maradona con un raduno a lui dedicato: le ultime

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Diego Armando Maradona continua a vivere nel ricordo di chi lo ha amato e di chi ne ha ammirato le gesta, soprattutto quella città di Napoli che non lo ha mai dimenticato.

Pertanto, grazie all’idea dell’avvocato Sergio Pisani, la figura del Pibe de Oro sarà celebrata nel raduno intitolato ‘Maraduno’, che vedrà la partecipazione attiva del pubblico protagonista del primo murales umano dedicato al compianto campione argentino.

Il raduno si terrà all’Edenlandia di Napoli domenica 24 novembre, con l’obiettivo di unire i tifosi, i sostenitori di Diego e la città intera. Gli organizzatori invitano i partecipanti a portare foto dei loro tatuaggi e tributi artistici dedicati al campione argentino, che verranno poi trasformati in un murales collettivo.

L’inizio è fissato per le ore 12, con un dj set a tema Maradona e proiezioni su un maxischermo. Seguiranno l’esibizione della Banda Argentina e canti in onore di Diego; la raccolta e l’esposizione di cimeli e tatuaggi tributo a Maradona, con apertura del progetto murales umano; una mostra dei cimeli storici di Maradona; la premiazione dei 10 personaggi vicini a Diego e una foto di gruppo per il libro celebrativo realizzato con l’editore Cuzzolin, con le fotografie che verranno scattate dai professionisti Mario Durante e Nico Nocera.

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