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SOMMA VESUVIANA. Scioperano gli addetti alla raccolta rifiuti

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Somma Vesuviana, scioperano gli addetti alla raccolta rifiuti.

Allocca: “Amministrazione si disinteressa della vertenza ed evita il confronto

I lavoratori della società Igiene Urbana, che gestisce la raccolta rifiuti a Somma Vesuviana, sono in sciopero.

Sulla vicenda interviene il consigliere comunale di minoranza, componente del gruppo Somma Futura e già candidato sindaco, Celestino Allocca, che spiega: “L’amministrazione comunale di Somma Vesuviana sta affrontando il problema nel peggiore dei modi possibili: tenendosi lontano dalla vertenza e dalle trattative, come peraltro dichiarato anche dagli stessi sindacati.

Ai lavoratori della ditta va la mia solidarietà, ma massima solidarietà va anche ai cittadini di Somma Vesuviana, alle prese con una città sporca perché qualcuno ha deciso di mettere la testa sotto la sabbia”.

Allocca, poi, racconta un episodio che riguarda l’ultimo consiglio comunale, tenutosi lunedì scorso: “Sono arrivato tardi al consiglio comunale. Non perché sia andato a divertirmi e nemmeno perché ho lavorato: ero alla messa per mio padre.

Il presidente del consiglio comunale lo sapeva, ma non ha ritenuto opportuno rimandare le discussioni sulle mie interrogazioni, le ha annullate dicendo che il sindaco avrebbe risposto per iscritto.

Sorvolo sulla mancanza di stile ma invito tutti a riflettere su un dato: una delle interrogazioni riguardava la questione rifiuti a Somma Vesuviana.

Guarda caso, ora i dipendenti della ditta che gestisce il servizio stanno scioperando.

L’amministrazione comunale aveva forse paura di confrontarsi? Io credo di sì”.

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Attualità

A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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