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Cronaca

NAPOLI. Condannata la banda degli assalti ai portavalori: sono di Caivano, Afragola e Melito

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E’ stata condannata la banda che ha seminato il terrore per vari assalti ai portavalori ed altri furti messi in atto a Nord di Napoli.

Le indagini partite nel dicembre del 2016 hanno portato ad individuare la banda formata da ben 9 persone.

La banda era composta da uomini di Caivano, Afragola e Melito.

Proprio nel 2016 misero a segno un colpo ai danni di un portavalori tra Caivano ed Acerra riuscendo a portare via solo 20.000 a dispetto dell’enorme somma contenuta nel furgone.

Le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza fecero scattare all’epoca già dei controlli sulla banda.

Nel corso delle indagini nel 2017 i Carabinieri riuscirono a sventare altri colpi fino poi a giungere all’arresto dei componenti.

Questa mattina sono arrivate le condanne nel processo svolto col rito abbreviato davanti al gip del tribunale di Napoli Nord Antonino Santoro, in tutto i malviventi hanno subito una condanna di 71 anni.

I nomi della banda e le relative condanne:

Liborio Castaldo di Caivano: 6 anni di reclusione.

Antimo Grazioso di Caivano: 8 anni di reclusione.

Andrea Russo detto Pitaffio di Caivano: 9 anni di reclusione.

Giuseppe Massaro del Caivano Parco Verde: 6 anni di reclusione.

Andrea De Falco di Caivano: 10 di anni di reclusione.

Vincenzo Graziano di Melito: 9 anni di reclusione.

Pietro Brillante di Caivano: 5 anni di reclusione.

Antonio Mornile e Vincenzo Mariniello: 4 anni di reclusione.

Francesco Castaldo di Afragola: Obbligo di soggiorno.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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